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ecco, quando si è ragazzini in fondo si è puri. certo, c'è un bagaglio dettato dalle esperienze familiari, degli amici della scuola, a volte ci sono anche situazioni non facili. ma in fondo fino a 15 anni la coscienza di se stessi, lo sviluppo della propria personalità e della propria visione emergente sono appena iniziati.
con il tempo la vita inizia a porci delle scelte, dei passaggi iniziatici. cominciamo ad entrare nel fantastico mondo delle relazioni umane e sentimentali, scegliamo effettivamente il tipo di persone che vogliamo avere accanto durante il viaggio, scegliamo, più o meno consapevolmente, chi essere.
però iniziamo anche a soffrire, apprendiamo come la vita ti scaraventi in alti apici e poi di botto ti incolli il culo per terra.
e tutto diventa più difficile.
perchè le sofferenze fanno maturare ma lasciano dei segni indelebili, anche solo nel nostro inconscio. iniziano i confronti con il passato, nascono le aspettative per un futuro che sulla soglia dei 30 ormai è in itinere e non appare più una terra lontana da raggiungere quanto una terra da esplorare ora.
soprattutto i rapporti sentimentali non sono più scritti all'inizio di una pagina bianca, ma le nuove storie iniziano dopo molti capitoli, pieni di strafalcioni e correzioni. e anche se non si dovrebbe si fanno paragoni, si prova ad aggiustare il tiro, a capire dove si è sbagliato. ed ecco che si prova ad entrare in autoanalisi, a capire il motivo dei propri modi di porsi, ci si domanda il perchè di tante situazioni che, ormai è chiaro, sono recidive.
'somma un casino, cazzo quando iniziano le ferie?