Magazine Viaggi

Seguendo le note di Harlem.

Creato il 02 dicembre 2014 da Martinaway @MartinawayTB

Spesso si pensa a New York come alla Manhattan dalla 110st Street in giù, ovvero dalla parte più settentrionale di Central Park alla Statua della Libertà, in mezzo all’acqua dell’Hudson e dell’East River. Eppure a nord del parco c’è di più di quanto si possa immaginare. A nord del parco c’è Harlem.

“A nord del parco c’è Harlem.”

Questa zona di Manhattan, spesso ingiustamente ignorata, è ricca di storia, di luoghi da vedere, scoprire e vivere. Anche se Harlem viene associata frequentemente al mondo afroamericano newyorkese, è in realtà un caleidoscopio di culture, usi e costumi differenti.

Nella zona di Morningside Heights sorgono la prestigiosa Columbia University e la straordinaria cattedrale di Saint John The Divine, il più grande edificio di culto degli Stati Uniti. Le aree di East Harlem e di Washington Heights sono abitate soprattutto da una compatta popolazione ispanoamericana, tanto che la prima viene anche definita El Barrio (“il quartiere” in spagnolo). Washington Heights è anche il punto più alto di Manhattan: è una zona tranquilla, piena di case che hanno poco a che fare con i grattacieli di downtown, e che offre una splendida vista su tutta New York, compreso il Bronx, al di là del fiume, con lo Yankee Stadium in primo piano.

Seguendo le note di Harlem.

“…Washington Heights…”

Proprio in questa zona si trova la Morris-Jumel Mansion, la casa più antica di Manhattan. Costruita nel 1765, venne utilizzata inizialmente come quartier generale dell’Esercito Continentale di George Washington durante le battaglie tra inglesi e americani che proprio ad Harlem videro il loro culmine. La casa conserva numerosi arredi originali, il più famoso è un letto che si dice essere appartenuto a Napoleone Bonaparte. Su questo colle, con la sua casa ricca di storia, sembra riecheggiare l’inno degli Stati Uniti, anche se i suoni di questo quartiere sono ben altri.

Seguendo le note di Harlem.

“…la Morris-Jumel Mansion, la casa più antica di Manhattan.”

Al di là di tutto questo, se Harlem viene associata alla cultura afroamericana un motivo c’è. Fin dagli anni Venti del Novecento è stata il cuore della cultura nera newyorkese, con luoghi come l’Apollo Theatre, il Cotton Club e le sue chiese piene di musica. Ed è proprio la musica a regnare in questo quartiere: una musica piena di ritmo, di fede e di speranza.

“Ed è proprio la musica a regnare in questo quartiere: una musica piena di ritmo, di fede e di speranza.”

C’è la musica dell’Apollo Theatre, uno dei club musicali americani più famosi, non solo per la sua lunga storia, ma anche per aver lanciato artisti del calibro di Ella Fitzgerald e Michael Jackson. È un simbolo di Harlem e di New York, del jazz e del blues, dell’emancipazione e dello spettacolo.

Seguendo le note di Harlem.

“…l’Apollo Theatre…”

C’è la musica delle numerosissime chiese che riempie le mattine domenicali, quando tutti vanno a messa e anche parcheggiare la macchina in doppia fila è lecito, quando le strade si riempiono di eleganti signore con le teste coperte da insoliti cappellini. La domenica, quando una preghiera diventa un canto, quando la fede è così forte da riuscire a far entrare in una sorta di trans, quando le voci si alzano in coro e sembra di essere nel bel mezzo di un concerto. Assistere ad una messa ricca di canti Gospel ti fa capire quanti modi diversi e straordinari ci siano per gridare al mondo la propria fede.

“… la musica delle numerosissime chiese che riempie le mattine domenicali…”

C’è infine la musica del nuovo Cotton Club, che ripercorre le orme del famosissimo club attivo durante il proibizionismo, nel quale si esibivano artisti jazz come Duke Ellington. Entrare al Cotton Club, oggi, aiuta a capire l’ambiente, il clima e l’atmosfera del night club di un tempo. Le luci calde e soffuse, la musica vibrante che riesce a coinvolgere chiunque, i tavoli tutti vicini, gli spazi ristretti e le candele accese.

Seguendo le note di Harlem.

“…la musica del nuovo Cotton Club…”

La musica però non si può esprimere veramente a parole. Bisogna sentirla, bisogna lasciare che a parlare siano il ritmo e le note, entrambe cose che riescono ad unire chiunque: non importa se sei francese, italiano o americano, non importa se sei timido, le mani le batterai comunque e magari muoverai pure le spalle. Per questo vi lascio con questo video, che credo esprima al meglio le note di Harlem, un quartiere che sa stupire, che sa dare più di quanto non riceva: il quartiere più musicale di Manhattan.

________________________________________________________________________________________

MAPPA E INFO

Harlem è il quartiere più settentrionale di Manhattan e si estende dalla 110st Street verso nord, fino al limite dell’isola.

Per raggiungere Washington Heights e la Morris-Jumel Mansion, che si trova al 65 di Jumal Terrace, all’altezza della 160esima Strada, il mezzo più comodo è la metropolitana della linea blu (C) con fermata local a 163 St-Amsterdam Av.

L’Apollo Theatre si trova al 253 della 125th Street West, all’altezza di Frederick Douglass Boulevard. Il mezzo più comodo per raggiungerlo è la metropolitana (linea blu A, B, C, D) con fermata express 125th St.

Il Cotton Club si trova invece al 656 della 125th Street West, vicino all’incrocio con Riverside Drive. La linea della metropolitana più comoda è la rossa (1) con fermata local a 125 St.

Per maggiori informazioni su come usare la metropolitana, clicca qui.

A New York esistono diverse associazioni che propongono Gospel e Jazz Tour. Per assistere ad una messa Gospel in una Chiesa Battista (con eventuale brunch domenicale al Cotton Club) consiglio, per esperienza personale, Harlem Spirituals, che offre tour in diverse lingue.

Per vedere altre foto di questa zona e di New York, guarda il mio album su Flickr.

Seguendo le note di Harlem.

“Harlem è il quartiere più settentrionale di Manhattan…”



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :