La totale disinformazione della gente nei confronti di questa città è tale, e vi assicuro che ciò che sto per raccontarvi è vero, che qualcuno ha osato chiedermi se c'era ancora il muro che divideva la città. Del resto mia mamma, che ha fatto gli anni '80, quando ha saputo dove stavo andando già mi immaginava nei pressi della stazione a farmi le spade con Christiane F. e agli altri ragazzi dello Zoo. E' ora di lasciare da parte stereotipi e banalità, se cercate un'alternativa alle solite mete europee e le vostre possibilità sono modeste, Berlino fa al caso vostro ed è l'ideale in qualsiasi periodo dell'anno. Respirerete la storia solo osservando le opere e i monumenti, anche quelli più moderni, quasi a voler rimarcare ancora oggi le differenze tra la Berlino Est e quella Ovest proprio come se fossero due distinte città. L'East Side Gallery, ovvero il chilometro di muro rimasto intatto a monito dei posteri, era secondo il mio modesto parere, una delle opere più belle e suggestive che si potessero vedere in Europa, almeno fino a qualche tempo fa, prima che decidessero di abbatterne una parte.
Atmosfere underground e un po' squat, centri autogestiti, negozietti, pub unici, street-art, il tutto accompagnato da una costante nota malinconica, quasi di rimpianto nei confronti del "glorioso" passato della DDR. Mi sono innamorata di Alexanderplatz e in generale di tutti gli scorci nei quartieri di Mitte, Charlottenburg, Friedrichshain e Nikolaiviertel, l'unico distretto che ricorda le atmosfere bavaresi. La gente del posto, contrariamente dall'opinione comune, è molto cordiale, disponibile e alla mano. Talmente alla mano da mettere vecchi wc nei giardini ed usarli come vasi di fiori! Approvati i piatti tipici: wurstel al curry (currywurst) e kartoffel (le famose patate al cartoccio cucinate nei modi più disparati) accompagnati ovviamente da tanta, ma tanta birra buona e soprattutto senza accise! Sarà un po' un clichè, ma vi assicuro che non c'è rimedio migliore per combattere il freddo.