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Sei come sei: quando parlare di omogenitorialita' spaventa

Creato il 11 maggio 2014 da Marcodallavalle

Sei come sei: quando parlare di omogenitorialita' spaventa
Prima di giudicare un libro, va letto. È per questo che ho deciso di addentrarmi in "Sei come sei" di Melania Mazzucco, criticato aspramente per essere stato dato come lettura nel liceo "Giulio Cesare" di Roma, in quanto contenente argomentazioni omosessuali e pornografiche. Premetto: Mazzucco non è tra le mie scrittrici preferite, ma confesso che il libro l'ho letto con piacere, anche se non sono stato preso dall'entusiasmo. La sua scrittura è coinvolgente, non difficile, con uno stile riconoscibile. La parte pornografica (se così possiamo chiamarla) occupa qualche riga e riguarda sesso orale tra due adolescenti maschi, ma francamente non mi è sembrato nulla di sconvolgente. Il punto di vista che però vorrei cogliere è quello delle motivazioni che l'hanno fatto scegliere ai professori. Provo a intuire. Innanzitutto parla di famiglie omogenitoriali italiane, in un tessuto sociale conosciuto dai ragazzi, con riferimenti a molti luoghi comuni tanto usati e poco analizzati. Apprezzabili anche i continui inserti e riferimenti sull'arte, che Mazzucco ama e mette spesso nei suoi libri. È un po' troppo sdolcinato per i miei gusti, ma questa è una critica personale, non l'analisi del testo. È stato trascurato, nelle diverse critiche, il fatto che il testo sia stato usato in un liceo. In ogni scuola superiore, nei licei ancora di più, dovrebbe esistere la tendenza al confronto, al ragionamento, all'analisi della realtà. La letteratura è lo strumento ideale per fare ciò. Se non accade in un liceo, non so proprio dove dovrebbe accadere. I ragazzi vengono da famiglie diverse, da cui ricevono insegnamenti differenti. La scuola ha il dovere di stimolare il confronto, di lanciare sfide intellettuali anche difficili. Gli insegnanti sanno regolare il dibattito e valutare le diverse analisi (infatti il mandato per i ragazzi era di scrivere una relazione sul testo letto). Proviamo a guardare ancora più in là. Nessuno si sogna di togliere dai licei lo studio di Platone. Eppure nel "Simposio" è espresso il concetto che l'amore omosessuale è quello preferibile, il perfetto modo di amare. Allo stesso modo, per motivi opposti, non può essere eliminato dai programmi Agostino e tutta la filosofia cristiana. È la base della letteratura dell'interiorità, i suoi insegnamenti influenzano tutt'oggi. Anche un ragazzo ateo deve essere in grado di confrontarsi con questa realtà culturale.
Non si tratta di questioni ideologiche, ma di avere come obiettivo la capacità critica delle generazioni future. Visto da questa prospettiva, lo scandalo di cui tanto si è scritto non esiste più.

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