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Sei felice soltanto se non ti aspetti nulla

Da Pasqualefoglia @pfoglia2

Le nostre pretese ci rovinano l'esistenza causando emozioni e pensieri negativi

L'alternativa alle pretese è la consapevolezza basata sul pensiero positivo e sull'amore

Sei felice soltanto se non ti aspetti nulla in cambio. Ciò che rovina i rapporti di coppia e le relazioni in genere è il rapporto sbagliato che abbiamo con noi stessi. Ciò che ci causa disagio, frustrazione, disappunto, ansia, tristezza e rabbia non è il comportamento degli altri, ma unicamente le nostre pretese!

Le pretese non sono altro che bisogni e come tutti i bisogni sono cose indispensabili per stare bene, per sentirsi felici. Per esempio, se hai fame diventi nervoso e irascibile. Se non ti senti amato, ti senti morire! Se non ti vedi importante, vai in crisi di identità. I bisogni sono micidiali e le pretese sono appunto bisogni. Ogni persona ha pretese infinite su come devono andare le cose per essere felice!

Sei felice soltanto se non ti aspetti nulla

Quando non sei sereno e contento, e in generale quando hai emozioni negative (ansia, paura, rabbia, tristezza, risentimento, gelosia) è perché qualcosa non è andata come tu volevi. Una tua pretesa non è stata soddisfatta e la tua autostima è precipitata giù, e non ti vuoi più bene, non ti accetti, non accetti la realtà, cioè quello che è successo e vai in crisi. In poche parole, sei di umore nero e cominci a rimuginare e i pensieri negativi non ti lasciano più in pace.

Quando sei di cattivo umore ne risentono le tue capacità perché la lucidità mentale se n'è andata, e anche la calma e la pazienza. Le emozioni negative -o semplicemente il cattivo umore- ci rendono stupidi, irritabili e odiosi.

"Le pretese sono il lasciapassare per la felicità. Niente pretese, niente emozioni negative, niente sofferenza". ( Giacomo Papasidero)

Le pretese sono micidiali perché ci rovinano l'esistenza. Ma cosa sono esattamente le pretese? Le pretese sono il lasciapassare per la felicità perché noi siamo convinti che per stare bene, per essere felici si devono realizzare certe cose e lottiamo per averle.

Crediamo che gli altri si comportino male nei nostri riguardi, mentre il vero problema è che gli altri non si comportano come piacerebbe a noi. Siccome gli altri non si comportano mai esattamente come noi vorremmo, come noi ci aspettiamo, come noi preventiviamo, proviamo disappunto, rabbia, tristezza, delusione, e a volte andiamo in crisi di identità e di autostima e ci ammaliamo.

Se sei ammalato è perché non ti vuoi bene. La malattia è sempre un'auto-punizione inconsapevole. Comincerai a guarire non appena ricominci a credere in te stesso, a volerti bene, a coltivare pensieri positivi e d'amore, a prescindere dal comportamento altrui.

Quello che devi capire è che non sono gli altri a mandarti in crisi con il loro comportamento, ma sono le tue pretese. Noi pretendiamo di tutto e di più e restiamo sempre delusi. Ce la prendiamo con tutti, con i conoscenti, col vicino di casa, con gli amici, i colleghi di lavoro, i figli, fratelli e sorelle, moglie o marito, fidanzato o fidanzata, superiori, avversari, politici e persino con Dio. Ce la prendiamo con la realtà che non ci piace.

"L 'infelicità è causata dal bisogno ossessivo di voler cambiare le cose che non ci piacciono!" (Eckhart Tolle)

La realtà non cambia anche se a noi non piace. Accetta la realtà e sarai felice per sempre. Accettare la realtà significa vivere senza pretese, aver fiducia nella vita e rispettare le persone senza aspettarsi nulla in cambio.

Le pretese restano sempre deluse e sono la causa della sofferenza. Devi smettere di credere che tutto ti sia dovuto; che il rifiuto sia inaccettabile; che il comportamento degli altri sia censurabile.

Ricordati che tra gli altri ci sei anche tu! Se tu giudichi liberamente gli altri, anche gli altri giudicano liberamente te!

Le pretese sono abitudini negative micidiali, sono dipendenze emotive disastrose perché ci rendono succubi degli altri e della stessa realtà che non accettiamo perché non è conforme alle nostre regole, alle nostre convinzioni, alle nostre pretese.

Le pretese ci fanno emettere giudizi in continuazione e i giudizi negativi creano negatività dentro di noi, ci fanno stare male. A causa delle pretese siamo spesso di cattivo umore. Diventiamo astiosi, aggressivi e vendicativi. Le pretese creano ansia e dolore e perciò finiamo per chiuderci. Ed invece dovremmo aprirci di più agli altri.

La nostra vita di relazione è guastata dalle nostre pretese ed è naturale che stiamo male, che siamo tristi e arrabbiati. Le pretese annullano la pazienza, la calma e il senso di responsabilità personale che sono basilari per vivere in serenità.

A causa delle tue pretese, appena qualcosa non va come tu vorresti, diventi irascibile e ti comporti in maniera odiosa soprattutto in famiglia!

Anche se credi che sia giusto che gli altri si comportino in un certo modo, non lo devi pretendere. Se chiedi senza pretendere, non resterai male di fronte a un rifiuto.

La pretesa ci manda in crisi quando facciamo una cortesia e non arriva la ricompensa.

Siamo convinti che sia obbligatorio che il favore fatto venga ricambiato. Se aiuti qualcuno non devi aspettarti nulla in cambio altrimenti il tuo gesto diventa una pretesa e resterai molto male perché è difficile che arrivi la ricompensa. In ogni caso la ricompensa non arriva mai subito e questo basta per metterti di cattivo umore.

Per ricevere gratitudine da qualcuno devi dare senza aspettarti nulla in cambio. Devi dare senza aspettative. E qui sta tutta la problematica del vivere quotidiano!

La cosa più difficile è proprio dare senza aspettarsi nulla in cambio. La nostra mentalità è basata sulla reciprocità e chi la infrange non è ben visto!

"Come faccio ad amare mio marito o mia moglie se non mi rispetta"? "Come faccio a non restare male se ricevo una scortesia"? "Come faccio a sopportare un rifiuto se non me lo aspettavo"? "Come faccio a non arrabbiarmi se mio figlio porta una brutta pagella"? Le situazioni di disappunto sono veramente tante nel corso di una giornata.

Ma ciò che ci fa stare male non è mai il fatto in sé, ma il modo come noi giudichiamo la realtà. E noi la giudichiamo in maniera negativa a causa delle nostre pretese. Se il tuo ragazzo ti ha mollata, ti sentirai distrutta perché pensi che senza di lui la tua vita sarà impossibile. È proprio questa credenza, questa pretesa che per essere felice devi essere ricambiata e amata, la causa della tua sofferenza. È la pretesa che il tuo ragazzo ti deve telefonare due o più volte al giorno che ti fa stare male. È la pretesa che la tua amica si comporti in un certo modo che ti fa stare male.

Dovresti sapere che nessuno può renderti felice tranne tu stessa. La felicità è un'emozione e dipende unicamente dai tuoi pensieri, mentre tu la fai dipendere dal comportamento degli altri e quindi sei fuori rotta. Giudichi il comportamento che non ti soddisfa e perciò stai male.

"Ma come faccio a non soffrire se lui si comporta male con me"? Stai male non per il suo comportamento in sé, ma perché ti aspettavi diversamente. Sei stato carino con lui che invece si è comportato come un mascalzone o un ingrato.

È ovvio che si resta male quando ci capita una brutta sorpresa, una cosa inaspettata, un'offesa imperdonabile. Quando si rompe un rapporto la cosa è dolorosa e non si discute su questo.

Ciò che voglio rimarcare è che devi amare, devi dare, devi aiutare senza aspettarti niente in cambio in modo che se non arriva la ricompensa al tuo gesto affettuoso o lodevole, non resterai male. Se invece già in partenza ti aspetti chissà che cosa dal tuo dare, resterai sicuramente delusa.

Pretendere che tutto vada sempre bene, che le persone si comportino sempre in maniera gentile con noi, ci causa soltanto disagio.

Anche se le persone non ci ricambiano come sarebbe giusto che facciano, secondo il nostro giudizio, per soffrire il meno possibile dobbiamo eliminare le pretese, ossia dobbiamo amare senza pretendere la ricompensa, incondizionatamente. So che è molto difficile perché reagiamo male di fronte al comportamento egoista degli altri. ma gli altri siamo anche noi.

Più ci avviciniamo a questo comportamento ideale, cioè all'amore incondizionato, e più siamo sereni e felici.

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