Royal Bank of Scotland è rimasta in perdita per il quarto anno consecutivo nel 2011, e ha anche aggravato il passivo a 1,99 miliardi di sterline, circa 2,3 miliardi di euro, rispetto ad un rosso da 1,12 miliardi nel 2010.
Come per altri grandi istituti di credito il dato risente dei pesanti deprezzamenti subiti sui titoli di stato della Grecia detenuti in portafoglio. Ed è anche il quarto anno consecutivo in rosso da quanto Rbs è diventata a controllo pubblico a seguito di un costoso salvataggio da parte dello stato britannico, nel 2008.
E le prospettive non lasciano presagire nulla di esaltante. “Le difficoltà economiche e regolamentari proseguiranno nel 2012″, ha affermato la banca nel comunicato con i risultati di bilancio. Le priorità per i mesi a venire sono sul rafforzamento del bilancio e sulla dismissione delle attività ritenute più a rischio.