ROMA – Una partita dove non si dovevano fare calcoli, solo vincere.
Nervosa, spezzettata, probabilmente la meno spettacolare dell’intero torneo. Almeno tra quelle viste sinora. Ma in palio c’era il cucchiaio di legno per lo sconfitto, e nel caso dell’Italia anche un quasi certo superamento da parte del Canada nella classifica dell’IRB…
Un primo tempo che certo non rimarrà negli annali del rugby-champagne e che si chiude sul 3 a 3, risultato che sta stretto agli azzurri, mai in difficoltà in difesa, ma poco incisivi in attacco. Non che gli uomini di Brunel giochino male, anzi. Nei pochi momenti di fluidità della partita la differenza tra le due squadre si vede tutta ed è a favore del nostro XV, ma quei momenti sono davvero pochi. Un po’ perché la Scozia mira soprattutto a distruggere, un po’ perché gli errori di misura commessi sono davvero troppi. A tutto questo poi aggiungiamoci la nostra mancanza di killer instinct.
Lo stadio è da brivido. Pienissimo, caldo e colorato. Il minuto di silenzio (vero, senza applausi) per Jock Hobbs, gli inni e poi inizia la battaglia. Dopo nemmeno un minuto Canale si fa male in uno scontro con uno scozzese, rimane fuori qualche minuto e poi rientra.
Intanto le primissime fasi della partita sono piuttosto contratte con errori e infrazioni continue ma l’Italia dà l’impressione di avere maggiore padronanza nel gioco e con le idee più chiare. Al 9′ il primo piazzato di Mirco Bergamasco finisce tra i pali smuovendo il tabellino: 3 a 0.
Al 16′ errore di Burton che lancia verso la meta uno scozzese, ma c’è un avanti e l’azione muore. Poi ancora scontri, pause, errori. Fino al 22′, quando Mirco sbaglia un piazzato piuttosto semplice. Al minuto 25 lunga percussione azzurra nei 22 avversari: tanti errori ancora una volta da una parte e dall’altra e un tentativo di drop di Burton stoppato. Il tutto si chiude però senza risultati.
Al 35′ gli scozzesi, che fino a quel punto hanno messo il naso nei 22 azzurri solo una volta, vista la difficoltà ad avanzare decidono di calciare da metà campo: Laidlow riesce a piazzare il pallone tra i pali e pareggia.
Al 38′ fallo piuttosto stupido di Nick De Luca che si becca il giallo lasciando la Scozia in inferiorità numerica. Mirco però ancora una volta è poco preciso e non raccoglie i tre punti con il calcio da fermo.
Il secondo tempo inizia benissimo per l’Italia: subito in palla, pimpante e soprattutto in meta. A marcarla al 43′ è Venditti al termine di una bella azione corale. Burton poi non può sbagliare la realizzazione e si va sul 10 a 3. Un minuto dopo Laidlow ha l’opportunità di accorciare subito le distanza, ma il suo calcio concesso per un fuorigioco azzurro esce di poco. Al 55′ nuovo cartellino giallo per uno scozzese, ancora una volta per un fallo evitabile: a star fuori per 10 minuti questa volta tocca al seconda linea Hamilton.
Un minuto dopo esce dal campo Fabio Ongaro: per il tallonatore è l’ultimo atto della sua carriera internazionale. Per lui 81 caps che lo hanno trasformato in un monumento del rugby azzurro: applausi.
In quello che è il momento di maggior difficoltà dall’inizio della partita la Scozia trova la forza di serrare le fila e al 59′ Laidlaw segna tre punti che avvicinano le due squadre nel tabellone. L’Italia ha il demerito di non ammazzare la partita e al 65′ rimane in 14 per l’ammonizione comminata a Zanni.
La Scozia cerca di approfittarne, spinge ma non sfonda e anzi la difesa azzurra fa buona guardia e la tiene lontana dai 22 metri. Al 77′ il drop di Burton che ci riporta a distanza di quasi sicurezza: 13 a 6. Tre minuti di sofferenza con la Scozia alla ricerca del pareggio, ma gli azzurri resistono. Per Brunel la prima vittoria della sua gestione e il cucchiaio di legno che va oltre il Vallo di Adriano.
Ora si volterà pagina.
ITALIA – SCOZIA 13-6
Marcatori: Bergamasco al 9′ (cp), 35′ Laidlow (cp), 43′ Venditti (m) + Burton (cr), 59′ Laidlaw (cp), 77′ Burton (d)
Italia: 15 Andrea Masi, 14 Giovanbattista Venditti, 13 Tommaso Benvenuti, 12 Gonzalo Canale, 11 Mirco Bergamasco, 10 Kris Burton, 9 Edoardo Gori, 8 Sergio Parisse, 7 Robert Barbieri, 6 Alessandro Zanni, 5 Marco Bortolami, 4 Quintin Geldenhuys, 3 Martin Castrogiovanni, 2 Fabio Ongaro, 1 Andrea Lo Cicero.
In panchina: 16 Tommaso D’Apice, 17 Lorenzo Cittadini, 18 Joshua Furno, 19 Simone Favaro, 20 Manoa Vosawai, 21 Tobias Botes, 22 Giulio Toniolatti
Scozia: 15 Stuart Hogg, 14 Max Evans, 13 Nick de Luca, 12 Graeme Morrison, 11 Sean Lamont, 10 Greig Laidlaw, 9 Mike Blair, 8 David Denton, 7 Ross Rennie, 6 John Barclay, 5 Jim Hamilton, 4 Richie Gray, 3 Geoff Cross, 2 Ross Ford, 1 John Walsh.
In panchina: 16 Scott Lawson, 17 Euan Murray, 18 Alastair Kellock, 19 Richie Vernon, 20 Chris Cusiter, 21 Ruaridh Jackson, 22 Jack Cuthbert
Arbitri: Alain Rolland (Irlanda); George Clancy (Irlanda), Pascal Gauzere (Francia); Nigel Whitehouse (Galles)