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Sei out!

Da Marcello89
Sei out! La moda di quest’anno dice che, se non hai fotografato artisticamente i tuoi piedi nella sabbia, sei out.
Lo sei anche se hai scattato la foto e non l’hai condivisa sui social network. Sei out se ogni istante della tua giornata non lo certifichi su Facebook o se non hai l’ultimo smartphone uscito sul mercato con internet no stop. Sei out se preferisci andare a mangiare una pizza in compagnia dei tuoi amici, anziché passare la nottata in qualche disco piena zeppa di gente, in cui devi fare a spintoni e trattenere il fiato mentre, come a tetris, t’incastri tra la folla…però sai quanti punti può farti acquistare agli occhi della tizia o del tizio che t’interessa una bella istantanea col cocktail in mano, il segno di vittoria all’altra e l’alternativa tra una linguaccia e un bacio stampati in viso?
La moda di quest’anno parla di posti alla moda, di gente alla moda, persino alcune spiagge o località sono diventate “alla moda”. Una moda che immortala tutti a testa bassa, sempre a digitare, taggare, cinguettare, postare ogni istante di vita, solo per ricevere un consenso, un apprezzamento, un “mi piace”, un commento, una considerazione di cui, in fondo, poco importa.   Una moda che non prevede esperienze da vivere. Pensa, piuttosto, a esperienze da condividere…e non con amici veri: con cerchie e followers! Si indossa con la facilità di un’uniforme che rende tutti uguali, anonimi, apatici, vuoti. Non si basa su idee proprie, si accontenta del singolare: un’unica idea che, per forza di cose, poi diventa quella di tutti. E così, quell’orchestra in cui il singolo non riesce a seguire il ritmo se non c’è qualcuno a dirigerlo, produce un suono irritante e poco armonioso. Sei alla moda se hai abbastanza muscoli addosso da poterli sfoggiare, come su una passerella, in riva al mare, mentre aspetti con impazienza che qualche occhio lungo ti sfiori, e abbastanza vuota la testa, perché tanto è inutile portarsi dietro troppe aspirazioni, troppo carattere, troppa determinazione: pesano! Basta rimanere comodamente seduti sul bagnasciuga e guardarsi un attimo attorno per far risaltare la tristezza di una realtà che diventa sempre più aspra.
È vera la storia della crisi…ma di valori!

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