Viaggio come scopo una riflessione e un invito
la riflessione è su se stessi, sulla propria vita, sulle convinzioni e le certezze modellate nella normalità di ogni giorno e che attraverso un’avventura extra-ordinaria, cerca un pprofondimento.
l’invito è per non dimenticare che alcuni sogni, o anche più semplicemente alcuni ‘progetti’, si possono realizzare e che la cosa più importante è sapere scegliere, avere chiaro cosa è possibile e cosa non lo è.
E’ anche e soprattutto, un raccogliere la sfida odierna al confronto con un mondo sempre più piccolo, nervoso e irrequieto, con un modo di interpretare il viaggio in chiave turistica e non nella chiave di una crescita, di una maturazione personale; con una palla che gira sembra, sempre più veloce, in realtà sempre allo stesso modo; con la scomparsa della sorpresa, del silenzio, della ricettività. il viaggio come esperienza di vita attraverso luoghi che sono diversi dall’ordinario è oggi reso sempre più semplice dal trasporto aereo, dalla flessibilità del lavoro, dalla forbice economica tra paesi, dalla conoscenza, dai molti canali di conoscenza da qui la necessità di creare attorno ad esso un terreno di confronto fatto di informazioni, racconti, curiosità, suggerimenti, che lo precedano e lo portino a maturazione. Questo libro vuole essere parte di quel terreno questo libro proviene da quel terreno.
Gap Year
Gli Inglesi lo chiamano gap year e per noi significava affrontare un lungo viaggio intorno al mondo.
Nella nostra voglia di diventare grandi ci sembrava un percorso inevitabile come uno sbaglio. Ricco come uno sbaglio. Per cinque mesi abbiamo lasciato casa con un biglietto aereo aperto round the world, due zaini a testa e prenotazione solo per la prima notte a Mumbai. Non sarebbe stata vacanza tutti i giorni, ma una continua ricerca di un posto dove dormire, di collegamenti, di luoghi e noi saremmo stati rovers, portando sulle spalle tutto quello che avevamo.
Intorno al mondo fanno sei salti verso est, con l’India come primo atterraggio e Tailandia come secondo, la Nuova Zelanda come ‘ritorno ad occidente’ e Cile come porta del Sudamerica. L’Argentina una terra che sembra enorme e passata.
il libro è un registro, una memoria ed una rilettura, del viaggio che abbiamo compiuto intorno al mondo, zaini in spalla, durante i cinque mesi che vanno da gennaio a giugno del 2003.
E’ l’insieme degli appunti di viaggio a due voci, strutturati nella composizione grafica e illustrati da fotografie e da didascalie narrative aggiunte a freddo.
Cinque capitoli per cinque paesi, collegati nella grafica che assegna un preciso spazio ai due autori, alle fotografie, ai grafici, alle cartine, al chilometraggio, alle storie, ricercando la facilità di lettura sia delle singole parti che dell’insieme.
Per info
- Autore: Andrea Capurro
- Editore: Andrea Capurro, Dahlia De Macina, lulu
- Anno: 2010
- Pagine: 110
- Formato: 21,7x21,7, brossura
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