Frequentare il mondo dei gruppi Facebook dedicati alla scrittura, all’editoria e al self-publishing è una quotidiana occasione di depressione e di divertimento.
Depressione perché, professionalmente parlando, ci si accorge di quanto in basso sia caduto il settore, tra avventurieri, semi-analfabeti che si dicono scrittori, imbroglioni e psicopatici.
Divertimento perché, superata l’incazzatura, ci si imbatte in casi umani estremi, che personalmente mi fanno sghignazzare più di un’intera stagione di Zelig o di Colorado Cafè.
Nel post di oggi esamino una piccola parte di questi burloni involontari. So che ne esistono molti altri. Se volete aggiungere il vostro contributo sentitevi liberi di farlo, nei commenti a questo post.
Sei scrittori che fanno i casi umani su Facebook
- La reginetta lisergica
Di solito è una donna, sì. Scrive paranormal romance o robaccia pornografica spacciata per erotismo. Crede di avere migliaia di lettrici e lettori adoranti, quindi scrive status col plurale maiestatis, manco fosse il Papa. Si inventa nemici immaginari, memore del detto “molti nemici molto onore”. Incita le groupies a lasciare recensioni a cinque stelline su Amazon e su Anobii. Fa comunella con altre scrittrici, ma solo finché queste non rischiano di rubarle una fettina di mercato. Quando ciò accade le attacca spietatamente.
Vive praticamente su Facebook 24 ore, 7 giorni su 7.
- Il pessimista cosmico
Autore che cade in depressione due ore dopo aver pubblicato il suo nuovo lavoro.
“Nessuno mi compra”.
“Era meglio quando esistevano solo i libri cartacei.”
“Non sono capace di fare promozione ai miei capolavori.”
“Sono sprecato per l’Italia.”
“Scrivo cose troppo di nicchia per il lettore medio”.
Queste sono alcune delle tipiche frasi del pessimista cosmico che, come avrete intuito, passa buona parte del tempo a rendersi talmente odioso (i frignoni non piacciono a nessuno), che ogni potenziale lettore fugge via a velocità WARP.
- Il Massimo Esperto
Il Massimo Esperto è colui che crede di aver inventato ogni nuovo genere in cui si cimenta. I tipici messaggi in cui presenta i suoi libri al mondo sono del tipo: “Questo è Billy the Kid contro Frankenstein. Ho fuso horror e western, un esperimento letterario ardito mai provato prima da anima viva.”
A seguire, Massimo Esperto snocciola una serie di spunti a suo dire ignoti agli ignoranti profani, ma che in realtà sono tratti da libri e film arcinoti, da cui ha scopiazzato qua e là, per produrre quello che nel 90% dei casi si rivela essere un raccontino anonimo e banale.
- Paganini
Paganini, o meglio, “Paganini non ripete”, è lo scrittore che da anni e anni promuove un solo titolo, libro, romanzo o racconto che sia.
Da tempo immemore lo si vede saltellare di gruppo in gruppo, faticando nel tentativo di spendere nuove parole per parlare della sua opera, che oramai conoscono perfino i sassi.
Paganini ostenta ottimismo e solarità, ma ha bisogno di nuovi poveracci da assillare col suo spam. Quindi si aggiunge a ogni nuovo, fottutissimo gruppo dedicato alla scrittura, col risultato di sembrare onnipresente, come l’erba cattiva, come le cacche di cane sui marciapiedi di periferia.
- Morticia Duncan Vixen Bella Stewart
Morticia Duncan Vixen Bella Stewart è una scrittrice di romanzi erotici (o uno scrittore sotto pseudonimo femminile) di cui è impossibile conoscere un solo dato reale: foto, luogo di nascita, età, curriculum artistico.
MDVBS è uno schiacciasassi: saltella di gruppo in gruppo pubblicizzando le porcherie che scrive e auto-pubblica, ovviamente al ritmo di una a settimana. A differenza di Reginetta Lisergica, MDVBS è educata, quasi schiva, non si fa coinvolgere in polemiche, non partecipa a discussioni sul genere di cui si occupa.
Lei spamma e basta. Con cordialità. Con ossessione. Con metodo.
Come un serial killer.
- Il Bestesellerista Invisibile
Da secoli i suoi ebook sono in cima alle classifiche di Amazon.
Eppure non ha un blog, non è uno spammer ossessivo, non ha buone recensioni da parte dei lettori, non partecipa a forum e gruppi che parlano di scrittura e di editoria. Solitamente non sa proprio scrivere.
Semmai, cercando ben bene, lo si trova iscritto in quei gruppi in cui, in segreto e a bassa voce, si fa compravendita di acquisti pilotati e di scambi di recensioni.
Ma guai ad accusarlo di essere un truffatore.
Lui è solo “fortunato”.
E voi, se osate sospettare qualche inganno, vi risponderà che siete solo invidiosi.
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(A.G. – Follow me on Twitter)