Per scrivere una storia occorrono personaggi da inventare in condizioni ideali per un racconto di fantasia, con alcune caratteristiche fondamentali per garantire una stesura sufficientemente intrigante al netto dei tempi morti. Voglio dire, la vita di ciascuno di noi non è interessante ventiquattr’ore al giorno, o meglio magari per voi stessi lo è ma se fate un’indagine con chi vi sta appresso potete stare certi che mi darete ragione. Voglio dire, chi se ne frega di quello che fa un protagonista mentre dorme. Cosa farà? Dorme e basta. Magari sogna, si gira e rigira nelle lenzuola, parla o grida nel sonno, emette vapori corporei per non dire che scoreggia. Trascorre così sei sette otto ore allo stesso modo che nell’economia di una trama boh, possono anche essere omesse. E ancora il tempo che ciascuno di noi passa al lavoro. A meno che non stiate scrivendo un libro di narrativa aziendale, che potrebbe anche avere un suo perché, la sintesi da mettere nero su bianco terrà conto delle ore fuori dall’ufficio, e così altri momenti su cui soprassedere. Per questo nei libri ambientati nel nostro mondo contemporaneo, occidentale, industralizzato e due punto zero, ci capita spesso di incontrare gente che non c’ha un cazzo da fare, che in qualche modo trova dei sistemi tutti da verificare per sbarcare il lunario, quasi come se capitasse tutti i giorni di veder lievitare il proprio conto corrente in modi che non siano la routine di otto ore a dannarsi l’anima con sistemi operativi che si incrocchiano o colleghi con i quali non condivideresti nemmeno una cartella con i successi di Sanremo, figuriamoci del tempo libero. Le vicende si dipanano nelle trame letterarie e non c’è traccia di soste in bagno piagati dalla colite, per esempio, o di momenti di cura personale come il taglio delle unghie dei piedi o passarsi lo scovolino tra le insenature artificiali delle arcate dentali causate da interventi di impiantisca su quella skyline irregolare che abbiamo in bocca e che sappiamo tutti quanto ci costa. Ma proviamo a immaginare. Mike si sedette sul bidet accorgendosi troppo tardi che sua moglie aveva messo la salvietta in lavatrice dimenticandosi del cambio, così sgoccialandosi il sapone intimo lungo le cosce fu costretto a raggiungere l’unico elemento di spugna presente in quel momento in bagno, l’accappatoio della figlia. Oppure: Donna e Peter si scontrarono su chi avrebbe dovuto pulire la lettiera dei gatti, il cui stato di abbandono aveva spinto gli animali domestici a scaricare i propri bisogni nel vaso della buganvillea che, data la fascia climatica a dir poco inadatta per quel tipo di vegetazione, sembrava comunque destinata a non superare l’inverno. E ancora: Jane impiegò tutto il weekend per portare a termine il cambio degli armadi spostando gli indumenti pesanti nella parte più facilmente raggiungibile considerando la sua altezza, mentre i vestiti più leggeri furono riposti come ogni autunno nelle scatole in alto, pronti per essere riscoperti al successivo cambio di stagione. Ecco: la letteratura spesso omette questi interstizi esistenziali nei quali si cela molto più che un comportamento standard del genere umano dettato dalle più basilari leggi naturali di sopravvivenza spicciola. Trovarne la sintesi nei grandi gesti che fanno delle storie i capolavori che leggiamo è ingiusto nei confronti di noi poveri mortali e dei comportameti in cui siamo imprigionati dalla notte dei tempi, e costretti a trovare un posto libero ai romanzi sugli scaffali, dopo l’ultima pagina e il sospiro di soddisfazione che accompagna la fine di un best seller.
Magazine Talenti
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Piume d'Angelo - Capitolo 9 | Gioco di spie
Ueda si tirò sul volto il bavero dell'impermeabile. Odiava Londra, città umida e uggiosa. Non che Tokyo, quanto a umidità, fosse migliore di Londra, ma lui, a... Leggere il seguito
Da Sofiastella84
DIARIO PERSONALE, FUMETTI, TALENTI -
FP n. 112: 1 – Ci metto della Collera (su Cartaresistente)
Analisi: La collera è una malattia acuta dell’anima, con esordio improvviso caratterizzato da profluvio verbale, vomito di cattiveria, rapido disseccamento dell... Leggere il seguito
Da Icalamari
DIARIO PERSONALE, RACCONTI, TALENTI -
La Grande Guerra di D’Annunzio. MEMENTO AUDERE SEMPER
La sintesi tra letteratura e trincea sino all’estetica del senso di Italianità di Pierfranco Bruni Letteratura in Trincea. È uno dei temi fondamentali che,... Leggere il seguito
Da Lalunaeildrago
TALENTI -
Cloud Nine - Incensati (II parte)
Entrò nella tenda che era stata riservata loro. Martin non scherzava quando diceva di aver pensato a tutto! Si disse dando un’occhiata alla strumentazione ... Leggere il seguito
Da Lerigo Onofrio Ligure
RACCONTI, TALENTI -
Se Ulisse è mito Enea è profezia
Lezioni di letteratura in un Occidente smarrito e da recuperare di Pierfranco Bruni C’è sempre un tempo che misura distanze. Le civiltà sono intrecci di etnie... Leggere il seguito
Da Lalunaeildrago
TALENTI -
Faticosa scrittura
Quella di questo post che giaceva tra le bozze già da qualche tempo.Il tratto elettronico, l’inchiostro e la lingua metaforici si sono come disseccati, esposti... Leggere il seguito
Da Icalamari
RACCONTI, TALENTI