L’organismo provinciale di Sinistra Ecologia Libertà di Messina, con la sua coordinatrice Daria Lucchesi ed i componenti dell’Assemblea, interviene sulla tassa sui rifiuti, la Tares con una nota: “Anche se l’amministrazione guidata da Renato Accorinti si è trovata quasi del tutto costretta ad applicare una tassazione eccessiva, imposta da politiche europee e nazionali che nascondono dietro la parola austerità l’imposizione di politiche asfittiche e punitive nei confronti dei cittadini, riteniamo che in questo frangente sia mancata la voce forte e autorevole della politica, vicina alle esigenze della comunità. Da questo punto di vista, ci sentiamo vicini alle posizioni critiche dei consiglieri comunali Nina Lo Presti e Luigi Sturniolo, i quali pur votando in modo differente hanno manifestato il loro dissenso politico rispetto a un’impostazione economica che noi riteniamo sbagliata".
"Un’impostazione culturale lontana dalle istanze di cambiamento auspicate dal movimento di donne e uomini che hanno votato Renato Accorinti nel segno della rinascita di Messina. Di conseguenza -continua la nota di Sel Messina - pur riconoscendo alla Giunta Accorinti molte attenuanti, dovute alla difficilissima situazione economica ereditata e alle imposizioni tecnocratiche di stampo europeo, siamo convinti che essa non dovrebbe limitarsi a esprimere una posizione fredda, quasi da amministrazione tecnica. Al contrario, il Sindaco e la sua Giunta dovrebbero, con le parole e i pensieri alti della politica, intensificare il rapporto con i cittadini, ascoltandone le istanze, e non avere paura di avviare una riflessione più profonda sulle politiche economiche e le tassazioni, quando esse sono vessatorie. Secondo Sel, il Sindaco dovrebbe farsi portatore su scala nazionale - in relazione all’emergenza economica, sociale e occupazionale - di un conflitto e di una denuncia non più rinviabili. In questa fase, invece, è mancata la voce politica di chi denuncia l’ingiustizia, deciso anche ad aprire un’interlocuzione critica e circostanziata con il governo nazionale, come è avvenuto in altri Comuni”.
“Il cambiamento auspicato con il successo di Renato Accorinti si è affievolito, in questi mesi, oltre che per le oggettive difficoltà, perché, a nostro avviso, - continua la nota di Sel - si è rinunciato ad avere una connotazione politica e sociale protesa a un’innovazione reale, seppure nella gradualità, nell’illusione di realizzare forse una Giunta tecnica. Oggi, da sostenitori, critici quando è necessario, dell’amministrazione Accorinti, auspichiamo una svolta profonda. Occorre che il sindaco e la sua Giunta riprendano il rapporto con il movimento Cambiamo Messina dal basso, e con le sue potenzialità, riscoprano la necessità di affermare un modello partecipativo e di consultazione, rivendicato giustamente in campagna elettorale, e dimostrino più forza e coraggio nell’affrontare le questioni essenziali che investono la città di Messina, da sottrarre a un declino che non vogliamo che sia ineludibile".
Ci rammarichiamo anche - conclude la nota di Sel Messina - della carente comunicazione, da parte dell'Amministrazione, rispetto a ciò che si è fatto e ciò che si ha intenzione di fare e continueremo a distinguerci da chi, senza essere spesso credibile, alimenta sterili polemiche qualunquiste, senza entrare nel merito, in maniera interessata”.