L'Oxford Dictionary (che scandaglia oltre 130 milioni di vocaboli inglesi al mese) ha dato da poco la definizione della parola per l'anno 2013: SELFIE!
Selfie non è altro che l'autoscatto che ci facciamo, da buoni e vogliosi di quell' attimo di celebrità di cui Andy Warhol ci ha fatto scuola, davanti ad un obiettivo di una fotocamera, uno smartphone, un tablet, ecc. e condivisa sui social network.
Sicuramente complici del successo del termine sono stati gli hashtag come #selfie e #selfy e gli autoscatti di Instagram, Twitter e Facebook.
In principio, il #selfie era selfmade, ovvero mi autoscatto tenendo la fotocamera in mano davanti alla faccia; poi sono arrivati gli smartphone e le app per specchiarsi ed elaborare le immagini; e poi il tutto è esploso con l'autoscatto nello specchietto retrovisore, negli specchi sulle curve delle strade, il #selfie al mare, con corpo sdraiato al sole, pancia e gambe in bella vista assieme all'orizzonte. Poi c'è quello che vuole esser figo, ma che in realtà è uno stupido che si autoscatta al volante in autostrada, e poi ci sono loro, i cosiddetti vip, che postano molte #selfie personali in giro per il mondo.
Proliferano poi le parole derivate: belfie, il sedere, o welfie, se ci utoscattiamo a lavoro, oppure drelfie, se siamo sotto stato di alcool o altro o helfie per selfportrait dei capelli...
Ah, ho dimenticato la più "audace": la #papalselfie...non c'è bisogno che vi spieghi...