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S.Elia: il Comune ha detto si

Creato il 11 agosto 2013 da Ilnazionale @ilNazionale

sant'elia11  AGOSTO – L’accordo è arrivato. Dopo 16 mesi di esilio forzato lontano dalla Sardegna, il Cagliari ritorna finalmente a casa. Martedì sera (6 agosto) il Municipio e i rappresentanti della società rossoblù – dopo una riunione “full immersion” dalle 14:00 alle 19:00 negli uffici di via Sonnino – hanno finalmente raggiunto la tanto desiderata intesa per la concessione dell’impianto “S. Elia” al Cagliari Calcio per un anno, con un possibile rinnovo par altri dodici mesi. In realtà, niente di straordinario: l’accordo principale era già stato raggiunto lunedì sera, con la definizione dei punti nevralgici da rispettare. Da viale La Plaia dovrà essere versato un canone d’affitto di 120mila euro, ma è prevista una diminuzione dell’importo sino al 75 per cento. Dopo la discussione di mercoledì nel corso della Commissione Sport, ieri mattina (8 agosto) è arrivato un altro sì, quello dell’Aula municipale, che ha messo finalmente a tacere, anche se non del tutto, ogni discordia e cancellato l’onta di un passato recente assai burrascoso. A dirla tutta, non è stato un assenso proprio unanime. Nonostante i trenta voti favorevoli, conditi di un “forza Cagliari” rabbioso urlato dai presenti in sede, tante critiche sono state mosse da parte di chi continua ad accusare l’amministrazione comunale di avere sempre remato contro la squadra a vantaggio dei propri interessi. Ora però si aspetta la firma, che ormai la maggioranza considera una mera formalità, seguita dall’approvazione del progetto da parte della Giunta e dal parere del CONI, nonché dal benestare da parte della Commissione Provinciale di Vigilanza. L’obiettivo è quello di offrire ai tifosi, a partire dalla quarta giornata di campionato (22 settembre), uno stadio a capienza ridottissima: solamente 5000 tifosi – presumibilmente, gli abbonati – potranno assistere dalla Tribuna Centrale (unico settore in dignitose condizioni) alla partita contro la Sampdoria. Ma non è escluso uno slittamento alla successiva partita casalinga contro l’Inter (29 settembre). Contemporaneamente ci si dovrà concentrare sugli altri lavori da fare celermente, come l’installazione di un tunnel metallico che dall’ingresso condurrà agli spalti, la messa  a punto degli spogliatoi e dell’impianto elettrico, e il montaggio delle tribune amovibili a bordo campo. Il Comune interverrà come può, con uno stanziamento di 500mila euro, ma il resto dovrà essere coperto dalla società. Entro ottobre si dovrà raggiungere la dignitosa capienza di 16 000 posti, con l’aggiunta delle Curve e dei Distinti.

Per quanto riguarda il parere dei tifosi, in tanti hanno abbandonato lo scetticismo iniziale e hanno ritrovato l’entusiasmo dei tempi lontani; qualcun altro però continua ad arricciare il naso, vedendo in tutta questa collaborazione fra Comune e società una fregatura solenne che replicherà la figuraccia dello scorso anno; altri ancora sposano il pensiero di Ivan Zazzaroni, ancora una volta schieratosi in difesa della squadra e dei suoi tifosi contro un presunto complotto ai danni di Cellino, vittima dei dictata delle Commissioni che in futuro potrebbero legargli le mani su ogni decisione.

Dall’altra parte, c’è un mercato ancora – e forse è il caso di felicitarsene – molto povero. Pochi gli arrivi, ma poche anche le uscite, con i big che continuano la preparazione in Sardegna, lasciandosi alle spalle tutti i rumours di mercato. Felipe Avenatti, stellina della Nazionale uruguaiana, è stato un “sogno di mezza estate” e il suo trasferimento all’ambiziosa Ternana dà il modo alla società di confermare ancora Nenè e Pinilla, potenziali trascinatori della squadra nel prossimo campionato. Victor Ibarbo è corteggiato dalla Juve e dal Napoli, ma è certo che rimarrà in Sardegna, a meno che non arrivino proposte davvero interessanti. Stesso discorso per i “soliti noti” Nainggolan ,Astori e Michael Agazzi, quale, sebbene si parli tanto di una sua partenza, dimostra sempre un eccezionale attaccamento alla maglia. Il mantenimento dello status quo è estremamente importante, visti i discreti risultati raggiunti nei test estivi e nell’ultima amichevole contro il Real Valladolid (finita a reti bianche); il Cagliari ha dimostrato una certa compattezza a centrocampo e messo in luce ottimi colpi di ingegno in attacco. L’unica nota dolente rimane la difesa, ancora protagonista in negativo di errori ingenui, ma su cui è ancora possibile lavorare sodo.

Ora si pensa a chiudere il ciclo delle amichevoli con la sfida di sabato ad Olbia contro il Catania di Maran e poi spazio alla Coppa Italia, con il terzo turno preliminare che suona come la prima di tante prove di maturità dopo un’estate di sodo studio.

Ma la prova più difficile sarà la corsa contro il tempo.

Gianmarco Cossu

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