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“Sella d’argento” in dvd per ricordare Giuliano Gemma

Creato il 04 ottobre 2013 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

“Sella d’argento” in dvd per ricordare Giuliano GemmaÈ non poco strano l’effetto che si prova nel dover recensire una delle tante pellicole interpretate da Giuliano Gemma, mitico Ringo del western nostrano, proprio nei giorni in cui i notiziari televisivi e radiofonici ne hanno annunciato la triste, prematura scomparsa, in seguito a un incidente automobilistico avvenuto il 1 Ottobre 2013.

È non poco strano perché nel momento in cui è giunto nelle nostre mani il dvd di Sella d’argento (1978), edito da Mustang Entertainment, mai avremmo potuto immaginare che quell’ancora atletica figura dalla lunga e variegata carriera cinematografica sarebbe stata costretta a lasciarci in maniera così tragica, soltanto un anno dopo la sua ultima apparizione sul grande schermo in To Rome with love (2012) di Woody Allen.

Inevitabilmente, quella che doveva essere la semplice recensione del disco, non può fare a meno di trasformarsi nell’occasione per poter dare un ultimo saluto a colui che esordì in Venezia, la luna e tu (1958) di Dino Risi, per poi attraversare diversi generi all’interno di produzioni italiane e non solo, trovandosi anche a incarnare su pellicola l’eroe dei fumetti Tex e ad essere diretto da Dario Argento in Tenebre (1982).

Colui che, in questo caso, veste i panni di Roy Blood, meglio conosciuto come lo spietato pistolero “Sella d’argento”, il quale, responsabile da ragazzino dell’uccisione dell’assassino che eliminò suo padre, nutre una forte sete di vendetta nei confronti dei Barret, mandanti dell’omicidio.

Ed è partendo da qui che Lucio Fulci – maestro dello splatter su celluloide in una breve escursione lontano dal suo genere preferito – costruisce il rapporto progressivamente instaurato dall’uomo con il piccolo Thomas Barret Jr. alias Sven Valsecchi, salvato da un agguato e insieme al quale, di conseguenza, finisce per ritrovarsi sempre più coinvolto in una serie di complotti destinati a mettere in serio pericolo la vita di entrambi.

Concretizzando un tardo Spaghetti western che, comprendente nel cast sia Geoffrey Lewis che volti noti del filone quali Aldo Sambrell e Donald O’Brien, si presenta in maniera piuttosto atipica, in quanto dispensatore di una vicenda principalmente rivolta ad un pubblico per famiglie, ma non priva di evidenti accenni di violenza (citiamo i corpi perforati dalle pallottole).

Un tardo Spaghetti western che, corredato di trailer e dello speciale Tutti in sella, costituito da quasi dodici minuti di interviste all’attrice Cinzia Monreale, al direttore della fotografia Sergio Salvati e al musicista Fabio Frizzi, ci consente di poter continuare a vedere cavalcare il grande Giuliano, cowboy dal cuore d’oro anche quando si trovava al di qua dello schermo.

Francesco Lomuscio


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