Proprio nei giorni nel quale il fenomeno di massa di 50 Sfumature di grigio sta spopolando in Italia e in tutto il Mondo, con incassi record – frutto di un’operazione commerciale esagerata, ma, a quanto pare, tremendamente efficace – sono al Cinema, tra gli altri, soprattutto due film, entrambi candidati agli Oscar: Selma- La strada per la libertà e Whiplash. Lungi da me fare il moralizzatore, andare al Cinema è una libera scelta ed è giusto così, ma vorrei porre l’attenzione proprio su questi due titoli dei quali si parla fin troppo poco, presentandoli in breve, nello stile consueto di questo Blog, e prima di recensirli prossimamente. Infine, un altro titolo – distribuito in pochissime sale italiane – candidato all’Oscar come Miglior film straniero, ovvero Timbuktu di Abderrahmane Sissako.
Selma – La strada per la libertà (titolo originale: Selma), regia di Ava DuVernay – USA, Gran Bretagna 2014 – Drammatico, Biografico
con David Oyelowo, Tom Wilkinson, Cuba Gooding Jr., Alessandro Nivola, Carmen Ejogo, Lorraine Toussaint, Tim Roth, Oprah Winfrey, Tessa Thompson, Giovanni Ribisi, Omar J. Dorsey, Andre Holland, Lakeith Lee Stanfield, Corey Reynolds, Stephan James, Colman Domingo, E. Roger Mitchell, Brandon Carroll, Elizabeth Diane Wells, Wendell Pierce, Jeremy Strong, Dylan Baker
Soggetto e Sceneggiatura: Paul Webb
Montaggio: Spencer Averick
Fotografia: Bradford Young
Scenografia: Mark Friedberg
Costumi: Ruth E. Carter
Musica: John Legend – la canzone “Glory” è di John Legend & Common
Prodotto da Cloud Eight Films, Celador Films, Harpo Films per Notorious Pictures, colore, 128′
Sinossi: nella primavera del 1965, durante la Presidenza di Lyndon B. Johnson, una serie di eventi drammatici cambiarono per sempre la rotta dell’America e il concetto moderno di diritti civili negli Stati Uniti, quando un gruppo di coraggiosi manifestanti, guidati dal Dr. Martin Luther King Jr., per tre volte tentò di portare a termine una marcia pacifica in Alabama, da Selma a Montgomery, con l’obiettivo di ottenere l’imprescindibile diritto al voto anche per la popolazione afroamericana e per porre fine agli abusi subìti dai cittadini neri nonostante la recente abolizione della segregazione razziale.
Gli scontri scioccanti, la trionfante marcia finale e il passaggio del Voting Rights Acts del 1965 sono ora un’incancellabile parte della storia.
Un breve commento: un film bellissimo, ma anche vero e molto duro. Un’interpretazione monumentale di David Oyelowo suggella la figura di Martin Luther King Jr., che viene mostrato nella sua complessa personalità, senza risparmiare alcun particolare. E lo stesso anche per gli altri personaggi. In particolare i monologhi pubblici di King raggiungono, attraverso il talento di Oyelowo, vette di grande Cinema. Ambientazione e scenografie perfette, così come la colonna sonora. Ricordiamo che Selma è tra i candidati all’Oscar 2015 come Miglior Film e per la Miglior Canzone Originale.
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Whiplash, regia di Damien Chazelle – USA 2014 – Drammatico
con Miles Teller, J. K. Simmons, Melissa Benoist, Paul Reiser, Austin Stowell, Nate Lang, Kavita Patil, Michael D. Cohen, Tian Wang, Kofi Siriboe, Tarik Lowe, Marcus Henderson, C.J. Vana, Calvin C. Winbush, Adrian Burks, Charlie Ian, Damon Gupton, Jayson Blair, April Grace
Soggetto e Sceneggiatura: Damien Chazelle
Fotografia: Sharone Meir
Montaggio: Tom Cross
Scenografia: Melanie Jones
Musica: Justin Hurwitz
Prodotto da Blumhouse Productions, Bold Films, Exile Entertainment per Warner Bros. Italia, colore, 108′
Sinossi: Andrew, diciannove anni, sogna di diventare uno dei migliori batteristi di jazz della sua generazione. Ma la concorrenza è spietata al Conservatorio di Manhattan, dove si esercita con grande costanza. Il ragazzo ha come obiettivo anche quello di entrare in una delle orchestre del Conservatorio, diretta dall’inflessibile e feroce professore Terence Fletcher. Quando infine riesce nel suo intento, Andrew si lancia, sotto la sua guida, alla ricerca dell’eccellenza. Ma sarà solo l’inizio di una sfida oltre ogni limite…
Un gioiello candidato a cinque Premi Oscar: Miglior Film, J.K. Simmons come Miglior Attore non protagonista (e ha già vinto Golden Globe, SAG, BAFTA…), Miglior Sceneggiatura non originale (Damien Chazelle), Miglior Sonoro, Miglior Montaggio.
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Timbuktu (titolo originale: Le chagrin des oiseaux) , regia di Abderrhmane Sissako – Francia, Mauritania 2014 – Drammaticocon Ibrahim Ahmed, Toulou Kiki, Abel Jafri, Fatoumata Diawara, Hichem Yacoubi, Kettly Noël, Mehdi A.G. Mohamed, Layla Walet Mohamed, Adel Mahmoud Cherif
Soggetto e Sceneggiatura: Abderrahmane Sissako, Kessen Tall
Montaggio: Nadia Ben Rachid
Fotografia: Sofian El Fani
Musica: Amin Bouhafa
Prodotto da Armada Films, Les Films du Worso per Academy Two, colore, 97′
Sinossi: a Timbuktu – occupata dai fondamentalisti religiosi – vive Kidane, in pace con la moglie Satima, la figlia Toya e il dodicenne Issan, il giovanissimo guardiano della loro mandria di buoi. In paese le persone sono sottomesse al regime di terrore imposto dai jihadisti, determinati a controllare le loro vite. Musica, risate, sigarette e anche il calcio sono stati vietati, le donne sono state obbligate a mettere il velo ma conservano sempre la propria dignità. Ogni giorno una nuova corte improvvisata emette tragiche e assurde sentenze. Kidane e la sua famiglia riescono inizialmente a sottrarsi al caos che incombe su Timbuktu, ma il loro destino cambia improvvisamente quando proprio lui uccide accidentalmente Amadou, il pastore che aveva massacrato Gps, il bue della mandria a cui erano più affezionati. Kidane sa che dovrà affrontare la corte e la nuova legge che hanno portato gli invasori.
Giuseppe Causarano