Mi ero ripromesso di non parlarne, ma ora che la questione si è un po' sgonfiata penso valga la pena spenderci quei 2 cent "a freddo".
1. La faccenda in breve
L'hashtag , e quindi tutto il casino, partono dal video dello youtuber dellimellowIl nocciolo:
Tale Francesco Sole, prodotto costruito a tavolino dall'agenzia di Francesco Facchinetti, viene fatto passare da quest'ultimo e da altri suoi assistiti (Selvaggia Lucarelli in testa) come il ragazzo venuto dal niente, quello che s'è fatto da solo e ha magicamente raggiunto il successo grazie ad anni di sforzi e sacrifici propri.
Tutte cazzate, ovvio, facenti parte del tipico modus operandi televisivo, che (forse) per la prima volta vengono tradotte in un fenomeno del web.
Questo ha fatto incazzare una cerchia di personalità nostrane che col web da un po' ci campano (vedi anche Claudio Di Biagio, tra le altre cose coautore di Vittima degli Eventi)
2. La mia opinione
Che sostanzialmente il discorso dei vari inflouencer "attaccanti" è più che giusto e condivisibile, ma che è stato trattato in modo esagerato, approssimativo e caciarone se confrontato con l'importanza del discorso di per se.In particolare, quando sento frasi del tipo "la rete ha vinto" "la rete si scontra con la televisione" io m'incazzo un casino.
Che le dicano Beppe Grillo, dellimellow o Cirino Pomicino è uguale.
SONO STRONZATE!
La "rete" intesa socialmente è un collettivo, e come tale non è schierato, non ha (e non deve) avere bandiere.
Selvaggia Lucarelli (per quanto mi costi ammetterlo) è tanto "rete" quanto Stefano Rodotà, Yotobi, Oniryujin, i The Jackals o l'ultimo utente che ha appena finito di bufferare un porno su xvideos.
Poi certo, si può misurare l'influenza del singolo (in modi più o meno arbitrari) ok, ma quello è un altro discorso...ed in ogni caso anche con otto milioni di visualizzazioni non ci si può MAI arrogare il diritto di parlare per tutto l'universo virtuale (nemmeno in nome della singola fetta italiana, figuriamoci della rete nel suo complesso)
Una percezione distorta che, dal poco che ho visto, è propria in moltissimi youtuber italiani che magari hanno una ristrettissima visione di Internet al di fuori dei vari social network.
A tal proposito:
Non è vero neanche che internet è tutta trasparenza & documentabilità.
Magari!
L'amara verità: internet è uno strumento potenzialmente molto pilotabile, dove certi meccanismi del mondo reale spesso si traducono in risultati devastanti (in particolar modo sul web "in chiaro", chiunque abbia frequentato un minimo la darknet dovrebbe sapere di cosa sto parlando)
C'è poi tutta la questione della pubblicità negativa, che gli youtuber stessi sono consapevoli di fare, e che secondo me resta un problema (io Francesco Sole non lo conoscevo prima di questa storia, e il grosso dei suoi fan non cambierà certo opinione su di lui dopo una polemica twitteriana), ma di questo ho già parlato altrove in tempi non sospetti
è il motivo per cui non volevo fare questo post del resto, ma il discorso m'interessava troppo e ho voluto fare uno strappo alla regola.
Conclusione
Così come Selvaggia Non Deve Mentire, gli youtuber/inflouencer devono abbassare la cresta.Va benissimo condurre determinate "battaglie" quando il discorso che c'è dietro ha una sua importanza.
Ma certi toni e certa "arroganza partecipativa" vanno lasciati da parte, perché sono forse pure più pericolosi, in prospettiva, di qualsiasi exploit pubblicitario farlocco.