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Selvicultura in pillole II

Creato il 04 luglio 2010 da Dario
Selvicultura in pillole II
Abbiamo detto che il bosco non ha bisogno dell'uomo però l'uomo ha bisogno del bosco perché è una risorsa naturale. Produce un'infinità di beni. Distinguiamo i prodotti:
· Legno
· Frutti (castagne, pinoli, mirtilli, funghi)
· Piante medicinali
· Resina ed estratti (es: olio di pino, sughero ecc.)
· Selvaggina
E le esternalità ossia tutti quei benefici che ci dà il bosco che però non hanno un valore di mercato e per valutarle bisogna ricorrere all'estimo. Sono tante, quelle che mi ricordo sono:
· Funzione idrogeologica (previene frane e valanghe)
· Funzione depurativa (riduce l'inquinamento di aria, acqua e rumori)
· Funzione paesaggistica
· Funzione ricreativa
· Funzione culturale / religiosa (alcuni boschi sono aree sacre per gli indigeni)
· Serbatoio genetico e di biodiversità
Qualcuno potrebbe obiettare che si potrebbe fare a meno del legno e ricorrere ad altri materiali da costruzione ed energetici. Il legno invece è un ottimo materiale, con le nuove tecnologie si può fare qualsiasi cosa. Ed è un materiale la cui lavorazione produce meno impatti sia dal punto di vista energetico sia riguardo alla produzione di rifiuti (E' completamente riciclabile). E spesso lo si può lavorare a filiera corta.
Il bosco è una risorsa naturale rinnovabile ovvero continua a produrre i suoi benefici anche dopo il nostro prelievo a patto che esso sia razionale nel tempo e nello spazio. Cioè? Semplicemente utilizzare la risorsa senza comprometterne il dinamismo naturale con il quale il bosco riesce a perpetuarsi.
L'esempio del dinamismo che vi ho fatto nel precedente post è elementare, serve solo per capire il concetto. La realtà è sempre particolare e più complessa.
Però conoscendo il dinamismo anche per sommi capi notiamo subito una cosa. Nel bosco non è necessario seminare, irrigare, concimare o intervenire con fitofarmaci. Per due ragioni. Il bosco non ne ha bisogno e sarebbe economicamente proibitivo. Come si può intervenire quindi?
C'è solo un modo. Aiutare la natura a fare selezione. Favorendo gli alberi che piacciono a noi, quelli con i quali si potranno realizzare buone tavole per la carpenteria ed eliminando gli altri.
Come?
Tagliando. O lo facciamo noi o lo fa Dio che come sappiamo è un ottimo selvicultore.
Motosega quindi, senza storie.

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