Ricordo ancora la sensazione che ho provato sull'aereo quando l'atterraggio é iniziato, quando le nuvole hanno iniziato a dissolversi e l'ho vista per la prima volta. L'oceano, le onde che si infrangevano spumeggiando contro le scogliere, le spiagge e quell'erba, così verde, così brillante che ti acceca, ti ipnotizza, ti cattura. E non ti lascia andare. Non ti lascia più.
Ho visto le prime case, paesi e villaggi, e poi la città, e ho subito sentito che mi trovavo in un altro luogo, forse anche in un altro tempo, forse le nuvole ci avevano portato lontano, più lontano di quanto pensavamo.
O forse più vicino.
Perché ora sono qui, da poco più di un mese, immersa nella mia nuova vita, e ancora non so se é un sogno oppure no, se mi dovrò svegliare, o se invece è tutto reale, se magari il sogno era prima e solo ora sono sveglia. Ancora forse non sto realizzando a pieno tutto ciò che mi sta capitando. A tratti mi sembra di essere qui da sempre e di avere sempre vissuto questa vita. Un mese, ma potrebbe essere un anno, un decennio, un secolo. O forse un'ora soltanto. Forse solo un minuto. Forse é solo tutto nella mia testa e sto per svegliarmi, per accorgermi che nulla era reale.
Accorgermi che il sogno, a volte, é più vero della realtà stessa.