Sembrerà un giorno come tanti altri;
mi sveglierò al mattino di buon’ora,
con la bocca impastata, gli occhi pesti,
la testa ancora un po’ pesante e fiacca.
Sembrerà un giorno quieto, senza storia,
col sole che entrerà dalla finestra,
il rumore del tram giù nella strada
e il caffellatte caldo sul comò.
Sembrerà un giorno inutile, banale,
un giorno da lasciar scorrere via,
senza un motivo, tra ieri e domani.
Sembrerà un giorno come tutti gli altri,
da affidare alle stanche consuetudini;
e come sempre mi farò la barba,
guardandomi distratto nello specchio,
fischiettando un’antica cantilena.
Sembrerà un giorno come tanti altri;
ma i battiti del cuore aumenteranno
fino ad un solo, grande, lungo colpo,
quando mi accorgerò che sulla fronte,
sotto i capelli ancora spettinati,
ci sarà un timbro nero ed una data.
Sembrerà un giorno come tanti altri,
come tanti altri giorni dopo quello
in cui mi avranno steso sul mio letto,
ben pettinato, in un vestito nuovo,
con il viso sereno, troppo bianco,
le mani sopra il cuore silenzioso
e gli occhi chiusi per guardare il vuoto.
Francesco De Girolamo (da “Piccolo libro da guanciale” – Dalia Edizioni, 1990)