
"La Magners (da quest'anno Pro 12) ha avuto un impatto importante anche in chiave Sei Nazioni ed anche se credo che i veri frutti della partecipazione al torneo celtico si vedranno più a lungo termine già il primo anno ha portato un salto di qualità. Il ritmo è alto, c'è l'abitudine a giocare le partite sino all'ultimo".
E per Semenzato questa attitudine a giocare per ottanta minuti "ci è tornata già utile nell'ultimo 6 Nazioni, tranne che nella trasferta con Twickenham".
Con i Mondiali, c'è tanto da lavorare e il mediano non è rimasto sorpreso dalla cosa perché tanto lo staff quanto i preparatori lo avevano promesso e garantito. "Ogni giorno veniamo messi di fronte a nuovi allenamenti e nuove sfide. Chi arriverà al Mondiale, arriverà nelle migliori condizioni possibili".
"Il Mondiale è qualcosa di unico. E' un'occasione da non lasciar sfuggire perché potrebbero non esserci altre possibilità". Ora vediamo chi lo ferma, Mozza.