I semi di lino sono piccolissimi semi oleosi di colore marrone scuro e dal sapore simile a quello della nocciola. Pur essendo minuscoli (poco più grandi dei semi di sesamo) hanno tantissime proprietà salutari, ed è proprio per questo che vengono utilizzati in diversi ambiti come quello cosmetico, alimentare e terapeutico.
I semi di lino sono un alimento molto diffuso tra i vegetariani/vegani che lo consumano giornalmente, insieme ad altri semi oleosi, per integrare gli acidi grassi essenziali nella loro dieta; la caratteristica principale di questi minuscoli semi è proprio l’elevato contenuto di acidi grassi essenziali Omega 3 che li rendono una delle fonti vegetali di omega 3 più valide in assoluto.
Le proprietà dei semi di lino
Ai semi di lino vengono attribuite diverse proprietà terapeutiche dovute alla presenza di alcune sostanze fondamentali che sono:
Acidi grassi essenziali Omega 3 e Omega 6: si tratta dei cosiddetti grassi “buoni”, un cucchiaio di semi di lino macinati contiene circa 1,8 grammi di Omega 3 sotto forma di acido alfa-linolenico insieme agli acidi grassi Omega 6 sotto forma di acido linoleico. Questi grassi essenziali sono rinomati perché svolgono un ruolo importantissimo per la salute del cuore, infatti la loro regolare assunzione favorisce la circolazione, abbassa la pressione arteriosa, protegge le arterie riducendo, quindi, il rischio di malattie cardiovascolari, stabilizza il battito cardiaco e abbassa i livelli di colesterolo “cattivo” (LDL) nel sangue.
Lignani: sono sostanze con proprietà antiossidanti ed anticancerogene, svolgono un’azione protettiva nei confronti del cuore (dunque utili per prevenire malattie cardiovascolari) ed antibatterica contro diversi tipi di virus tra cui l’herpes labiale; aiutano inoltre a potenziare le difese immunitarie.
Fibre. I semi di lino sono ricchi di fibre sia solubili che insolubili, sono utili quindi per regolare il transito intestinale e nei casi di stipsi perché svolgono anche un’efficace azione lassativa; per favorire la motilità intestinale ed evitare “blocchi” o gonfiori addominali devono essere, però, accompagnati da una adeguata assunzione di liquidi (almeno 1,5 litri di acqua al giorno).
Sali minerali e vitamine: tra i sali minerali sono presenti ottime quantità di manganese, fosforo, rame e magnesio, tra le vitamine troviamo soprattutto quelle del gruppo B, in particolare la vitamina B1.
Come si mangiano i semi di lino
Non è consigliato consumare i semi di lino interi, perché in questo modo l’organismo li espelle praticamente intatti e quindi tutte le sostanze benefiche non vengono assorbite. L’unico modo per consumarli, e quindi beneficiare delle proprietà nutritive, è macinarli con un mortaio o anche con un semplice macina caffè. E’ importante consumarli subito dopo la macinazione per evitare la dispersione delle sostanze contenute e l’irrancidimento. I semi di lino macinati possono essere consumati al naturale (massimo un cucchiaio al giorno) oppure aggiunti a minestre, zuppe di legumi, insalate, yogurt o ai cereali per la colazione.
Con i semi di lino si possono, inoltre, preparare degli infusi per calmare le infiammazioni interne dell’intestino o delle mucose, delle vie urinarie, il bruciore di stomaco, infiammazioni esterne della cute o per avere un effetto lassativo.
- Infuso a caldo: far bollire per 15 minuti 15 gr di semi di lino in 1 litro di acqua, dolcificare con zucchero di canna o aggiungere scorze di limone. Con questo decotto si possono fare anche dei gargarismi in caso di infiammazioni alla gola oppure può essere applicato sulla cute in caso di scottature, pruriti o dermatiti.
- Infuso a freddo: lasciare macerare per una notte 1 cucchiaio di semi di lino in un bicchiere di acqua fredda coperto, la mattina dopo filtrare tutto e bere a digiuno. Questo infuso è particolarmente utile in caso di stitichezza perché ha un effetto lassativo completamente naturale.
Dosi
La dose massima consigliata è un cucchiaio al giorno di semi di lino macinati accompagnato sempre da un elevato apporto di liquidi.
Come si conservano i semi di lino
I semi di lino interi possono essere conservati per diversi mesi in barattoli con chiusa ermetica, posti in luoghi freschi e asciutti e lontani da fonti di calore, questa accortezza è necessaria perché gli acidi grassi essenziali contenuti nei semi sono facilmente alterabili. Una volta macinati si conservano in frigo per 24 ore.
Olio di Lino
L’olio di lino si ricava dalla spremitura dei semi di lino, ha un sapore lievemente amarognolo ma molto simile alla nocciola. Questo tipo di olio è uno dei più “pregiati” a livello nutrizionale perchè particolarmente ricco di sostanze benefiche quali:
Acidi grassi essenziali Omega 3 e Omega 6: questi grassi, contenuti in dosi elevate nell’olio di lino, aiutano a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, infiammatorie e neurodegenerative, a tenere sotto controllo la pressione sanguigna e ad abbassare il colesterolo “cattivo”. Questo tipo di acidi grassi deve essere necessariamente assunto tramite l’alimentazione perché il nostro organismo non è in grado di produrli da solo e l’olio di semi di lino rappresenta un’ottima fonte da cui reperirli.
Vitamina E : questa vitamina (circa 17,5 mg per 100 gr.) ha proprietà antiossidanti in grado di combattere i radicali liberi
Fibre: le mucillagini contenute nell’olio di semi di lino aiutano a regolare il transito intestinale e a prevenire la stipsi
L’olio di semi di lino ha anche proprietà anticoliche e antiemorroidali ed è utilissimo per attenuare il bruciore di stomaco.
Come si conserva l’olio di lino
La conservazione dell’olio di lino è molto delicata, infatti viene solitamente venduto in piccole bottigliette scure perché si deteriora facilmente; è importante dunque, dopo l’acquisto conservarlo al fresco lontano da fonti di luce e di calore.
Si conserva benissimo in frigo, la cosa importante è assicurarsi che il tappo sia ben chiuso per evitare che si irrancidisca più rapidamente e va consumato necessariamente entro un mese dall’apertura.
L’olio non è più commestibile quando comincia ad irrancidirsi e a prendere un sapore sgradevole, quasi simile a quello del pesce, in questi casi va gettato via perché non è stato conservato correttamente o aperto da troppo tempo.
E’ importante, nel momento dell’acquisto, assicurarsi che il negoziante lo conservi in frigo.
Come si consuma l’olio di lino
L’olio di semi di lino va obbligatoriamente consumato crudo, si può usare per condire pasta, riso, insalate, zuppe, minestroni oppure semplicemente cosparso su una fetta di pane. Si può assumere anche al naturale con un cucchiaio prima dei pasti oppure al mattino a digiuno accompagnato da un abbondante bicchiere di acqua. E’ importante non usarlo mai per le fritture o per qualsiasi altro tipo di cottura perché gli acidi grassi contenuti si alterano facilmente se sottoposti a temperature elevate.
Dosi
Un cucchiaio al giorno di olio di semi di lino (circa 6 grammi) è sufficiente per coprire il fabbisogno giornaliero di Omega 3.
Effetti collaterali
Se si superano le dosi consigliate si può incorrere in episodi di nausea, diarrea, gas intestinali e mal di stomaco. Per evitare ogni effetto collaterale basta non superare la dose di un cucchiaio al giorno e bere molta acqua durante la giornata.
Dove si compra l’olio di lino
L’olio di semi di lino si acquista nelle erboristerie, è importante scegliere sempre quello di provenienza biologica e ottenuto per spremitura a freddo, entrambe le diciture sono riportate sull’etichetta. Può essere acquistato anche on line qui sotto.