Gli anticipatari sono una razza inquietante, meglio dieci ritardatari oggi che un anticipatario domani.
Perché coi ritardatari me ne frego. Un quarto d'ora? Mezz'ora? Aspetto.
Di più inizio a mangiare, dopo un'ora me ne frego e se poi non arrivano più tanto meglio e addio.
(Queste due ultime frasi sono tratte da L'arte e il piacere di ricevere di Gloria Di Blasi).
Ma con gli anticipatari non ce ne si può fregare: tu sei ancora in mutande, trafelata sulla decisione dei bicchieri da abbinare alla tovaglia e suonano il campanello. Cioè, osano suonare il campanello.
Dunque non rimane altro da fare che barricarmi in bagno in un disperato tentativo di presentabilità express. Lascio gli onori di casa a mosche, zanzare e a un ritratto di Rosa e Olindo Bazzi e urlo dal cesso ciaooo come state? Ben arrivatiiiii. Tanto la faccia non la vedono.
L'unica cosa che consente di placare la mia ansia da ospiti in anticipo è essere a mia volta in anticipo. Quindi considerare che tutto sia pronto un'ora prima, io compresa.
Potete immaginare come sia di sollievo a questa piccola psicosi la possibilità di preparare un piatto in anticipo. Oh che pace interiore. E questo dolce lo si può fare il giorno prima, quando tutti sono ancora ben lontani dal citofono di casa.

SEMIFREDDO AL CAFFE' E AMARETTI
250ml di panna fresca
100g di zucchero a velo
60g di amaretti
4 cucchiaini di caffè solubile
2 albumi
Mettere in freezer una ciotola in vetro o in metallo che servirà per montare la panna.
Nel frattempo tritare finemente gli amaretti; a parte montare gli albumi con un pizzico di sale a neve ben ferma. Poi sciogliere 3 cucchiaini di caffè solubile con un cucchiaio di acqua calda.
Prendere la ciotola raffreddata e montare la panna, appena raggiunge un po' di corposità aggiungere lo zucchero a velo e il caffè e proseguire a montare.
Aggiungere gli amaretti tritati e il cucchiaino di caffè solubile rimasto e mescolare, infine incorporare gli albumi montati a neve (mescolando con movimenti delicati dall'alto al basso, oppure proseguire con qualche giro di fruste a velocità minima).
Mescolare bene, mettere il composto in una sac a poche e suddividerlo nei contenitori di silicone fino a esaurimento.
Riporre in freezer per almeno cinque ore.
Sformare poco prima di servire e, a piacere, decorare con amaretti piccoli, amaretti sbricciolati o cioccolato.
Io ho usato uno dei miei stampi preferiti di Pavonidea per porzionare il semifreddoin cubetti solidi e geometricamente precisi.Ciao amici della Vergine.
