sempliciSSime teneriSSime
di Iannozzi Giuseppe
Dettagli del prodotto
D’AMORE 3
RomanticaVany e King Lear (Iannozzi Giuseppe)
ISBN 978-1-4709-8451-9
Edizione: prima edizione
Editore: King Lear
Pubblicato il 29 novembre 2011
Lingua: Italiano
Pagine 118
Prezzo: € 9,80
NOTA BENE: Queste sono poesieole bonus non presenti nel volume pubblicato D’Amore 3 di RomanticaVany e King Lear. [ g.i. ]
I.
Da te arrivo e spengo la candela
Ci bastano le stelle brillarelle
lassù in cielo per farci sognare
La coperta e un cuscino d’erba fresca,
d’altro non abbiam davvero bisogno
per amarci in tenerezza; il battito
dei nostri cuori riscalderà pascoli
e valli, e fin giù in paese si spingerà
per ricordare a chi l’avesse dimenticato
che due cuori son l’umiltà,
il miracolo vero d’una capanna contro i venti
II.
Piccola bimba, apri gli occhietti
Dai piedini fa volar via le ciabattine
e vieni presto ad accoccolarti
come gattina in cerca di calore
fra le mie braccia
III.
Sveglia
gli occhietti
Il sole è alto,
ma se tu
non lo guardi
lui non brilla più
E’ un bambino
il cuore in petto
che per te batte
incessantemente
Non ti far pregar,
graffiami di dispetti
prima che sia
la prossima luna
IV.
La bambolina mia
vuol con me fuggire
in Giappone
perché sia l’amore
e solo l’amore
a dominare la passione,
la preghiera che in noi
s’espande tra Cielo
e Terra
Il mio cuore vuol
diventar la geisha
che per sempre io amerò
V.
Sulla cozza pelata
ho preso ‘na secchia d’acqua gelata
Non ti far pregare,
non mi far piovere dagl’occhi
lacrime salate
Vieni,
vieni a darmi una leccatina
sulla cozza pelata
VI.
Ti mordo ti mordo ti mordo…
Ma tu non demordi e un calcio
invece d’un bacio riceve tosto
dabbasso
VII.
Oramai l’ho capito, sai!
Non mi vuoi bene più
Con te stavo bene,
mi sentivo Re
d’un piccolo impero
Dovevo immaginare
che sarebbe finito
presto il sogno
Hai ragione tu, Bambolina
Con le pezze al sedere
e i tanti pensieri pesanti
che m’imbottiscono la testa
non poteva esser che questo
Vagabondo senza meta
con la tua foto in fronte,
prego Iddio
di non dimenticar mai
il tuo sorriso
Non mi resta che questo
Non mi resta che questo
Non mi resta che questo
Non mi resta che questo
VIII.
Avrei bisogno di coccole,
d’un vizio al femminile,
della dolcezza del tuo viso
Con la temperatura che va su
avrei proprio bisogno
d’una infermiera bella e gentile
che mi menta spudoratamente
su quanto son maschio e bello
Non arrivo agli anta
e già pecco di rincoglionimento
Una bella bimba
Una bella bimba tutta per me
che m’insegni a strisciar
ai suoi piedi per un bacio
e una carezza
Una bimba così
e crederò a fate e folletti
e a Dio pure
IX.
Nella pioggia mischiavi le tue lacrime
In silenzio mi feci intruso al tuo fianco
Non dicesti nulla, eccetto il tuo nome
Ricordo bene i tuoi occhi e la nebbia
Eri giusto una bambina spaventata
con in braccio un orsetto di peluche
e un Gesù d’oro impiccato al collo
Mi chiedevo cosa ci facessi da sola
nel tristo paesaggio dell’Aldilà
Pregavi, una cosa che non ho mai saputo fare
Provai ad allontanarti i capelli dal volto bagnato,
e uno schiaffo si stampò rosso sul mio viso
Pregavi per Janis, Jimi e Jim, persi chissà dove
La seconda volta fu al mio funerale
In nero sei sempre stata molto chic
Una donna oramai – l’invidia del Paradiso
Due minuti soltanto e ti portasti via lontano
Il sole era alto e bello, non c’era motivo
per piangere
X.
Dicono che
son meglio di Vasco
anche se non valgo un fiasco
Non ho una vita spericolata,
però neanche qui vengono
gli angeli… sarà perché
son pesante,
noioso proprio come dici te
Ma io ho visto certe cose
Io ho visto quello spazio
che tu puoi solo immaginare
Sono stato oltre i confini
di Orione e del muro di Berlino,
non ho lasciato in piedi
un sol mattone
Dicono di buttar giù l’aspirina
anche se non fa le bollicine
Dicono che mi farà bene
da morire
Dicono così tante cose
che non gli sto più dietro
Queste voci che sento dentro
io voglio crederci,
incontri ravvicinati del terzo tipo
Dicono che sul pianeta delle Scimmie
crescerò anch’io finalmente,
che la smetterò di lamentarmi,
che non chiederò più risposte al vento
Io so soltanto che…
che continuerò a toccarmi a piacimento
Io so soltanto che…
che continuerò a toccarmi a piacimento
anche se vuoto è il fiasco dell’ebbrezza
Io so soltanto che…
che ancora cercherò la tua mano,
la tua mano che mi accarezza