Una mozzarella a pois...
Finalmente una bella notizia! Dopo tante pessime leggi ne è arrivata una, la taglia-leggi, che ha messo la parola fine alla persecuzione subita da migliaia di onesti adulteratori di cibi, bevande e condimenti. Si sentiva davvero il bisogno di una vera liberalizzazione del settore. La legge di cui stiamo parlando è l’obsoleta Tutela degli alimenti numero 283 del 30 aprile 1962 che negava ai produttori di sperimentare innovazioni consistenti in campo alimentare minacciando sanzioni che prevedevano anche l’arresto e multe salatissime. Grazie all’entrata in vigore della procedura «taglia-leggi» (legge numero 246 del 28 novembre 2005) questo residuo del consociativismo è stato mandato in pensione. Non esistono più i reati di contraffazione di alimenti, di cattivo stato di conservazione, di adulterazione. Finalmente i nostri straordinari imprenditori potranno dare libero sfogo alla loro creatività, troppo a lungo castrata da leggi infami. Potranno finalmente tornare sulle nostre tavole braciole di maiale alla diossina, mozzarelle blu, passata di pomodoro con anilina, uova verdi, pesce col verme, vino verde, acqua arricchita con arsenico e corretta col cianuro. Finalmente cibi nuovi, colorati, dai sapori inediti. Ben vengano le cozze al vibrione di colera e il formaggio nerofumo con retrogusto di sterco di ariete invecchiato! Ben vengano le mozzarelle a pois!