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Sempre a proposito di Veronesi

Creato il 25 ottobre 2010 da Lorenzo_gigliotto

Oggi vorrei proporvi qualche riflessione sull’intervista a Umberto Veronesi pubblicata sull’Espresso di venerdì 22. Chi mi legge abitualmente sa che ho già parlato del fatto che il professore è stato da tempo indicato dal governo per  presiedere la nascitura Agenzia per la Sicurezza Nucleare. E già questo ha suscitato aspre polemiche per il fatto che Veronesi è senatore del Partito Democratico.. si aggiunga poi che è anche professore di oncologia di fama internazionale e potrete avere un quadro del vespaio che si è scatenato. Gli ambientalisti ci sono andati a nozze, e andrà anche peggio quando la nomina si sposerà con la nascita dell’agenzia. Pessima pubblicità.. Tralasciando che Veronesi, che seppure sia senatore del Pd non è iscritto ad alcun partito, si è detto disposto a lasciare il seggio in caso di nomina ufficiale, vorrei tuttavia analizzare i motivi che possono aver spinto un uomo che ha dedicato la vita alla scienza (riconoscimenti e fama a parte) ad approvare e sostenere la causa del nucleare. Molti dicono: “ma come fa Veronesi, nemico giurato del cancro, ad appoggiare una tecnologia che causa il cancro stesso per via delle radiazioni, le scorie eccetera??” E’ il professore stesso a rispondere a questo interrogativo; cito testualmente: “L’idea che il nucleare possa aumentare il rischio-cancro è infondata: non c’è combustione, non ci sono emissioni, non c’è diffusione di cancerogeni. L’unico rischio per la salute può derivare dal rischio di incidente agli impianti, un evento oggi assolutamente improbabile”. Voi capite che se un uomo di scienza di simile levatura mette in gioco la propria credibilità per una causa come questa, dovrà come minimo avere una certezza incrollabile della bontà di ciò che afferma e sostiene. E come può aver ricavato simili certezze, lui che è uomo di scienza? Ma dalla scienza stessa, è ovvio. Veronesi non può essere meno che certo della bontà di questo progetto: le sue affermazioni lo confermano. Perché mai dovrebbe giocarsi la reputazione costruita in tutta una vita puntando su un progetto malsano? Sarebbe fuori di ogni logica.. sarebbe la negazione della sua mente scientifica, empirica e fondata sulla ricerca di fatti scientificamente evidenti. In soldoni: non credo gli sarebbe mai possibile; perché negherebbe se stesso: dovrebbe smettere di essere Veronesi. Le sue affermazioni sono poi basate su scientificità che chiunque può verificare, andando a cercare dati su consumo, produzione ed emissioni; ma anche specifiche tecniche e tecnologiche, metodologie di controllo della sicurezza e dei vari livelli della stessa, regime dei controlli e via dicendo. Chiunque verificasse si renderebbe conto della notevole bontà di questo progetto, che ha più valenze, come dico sempre: rilancio economico ed occupazionale, indipendenza energetica, risparmio nel medio-lungo periodo, riduzione delle importazioni di energia (anziché comprare venderemmo) e di materie prime (fossili e molto inquinanti, tralasciando l’energia già pronta che compriamo da paesi confinanti..) con conseguente abbattimento delle emissioni.. su questo apro una parentesi: come saprete già dipendiamo al 70-80% dall’importazione, che per buona parte è di fonti fossili (carbone, gas e petrolio) che sono inquinanti. Se potessimo ridurle, oltre a spendere meno, cosa credete accadrebbe? È semplice: sì abbatterebbero le emissioni perché nucleare e rinnovabili (che lo ripeto, abbiate pazienza, non sono sufficienti a coprire i bisogni e allo stesso tempo ‘pulire l’aria’..) hanno emissioni pressoché inesistenti. Infatti Veronesi dice anche: “l’energia nucleare ridurrà il rischio di tumore perché riduce i cancerogeni prodotti dalla combustione del petrolio”. Io aggiungerei anche gas e carbone (che parimenti necessitano di combustione). Voi siete ovviamente liberi di credere ciò che volete, e di formare le vostre convinzioni su dati che le vostre ricerche vi forniranno. Ma è difficile che questi dati vi diano risposte diverse.. la scienza e le rilevazioni sono chiare, non mentono. E se un luminare alza il pollice dicendovi che appoggia questa scelta e accetta l’incarico di presiedere l’Agenzia perché questa “si occupa della sicurezza dunque della tutela della salute della popolazione, un obiettivo cui ho dedicato tutta una vita di ricerca”.. riuscite voi a dubitare? Riuscireste voi a costruire una vita e una reputazione del genere per poi tradirvi in modo così marchiano? Io non ci riuscirei. E nemmeno lui, statene certi.



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