Sempre in rosso Piazza Affari

Da Pukos

Ancora in ribasso i titoli bancari

Male MPS nel primo giorno dopo la chiusura dell’adc. Giù anche Autogrill, Buzzi Unicem, Fiat e Mediolanum. Salgono Prysmian, Enel e Ferragamo.

La nuova settimana è cominciata come era finita quella precedente allungando così la serie negativa che ormai è arrivata a sette sedute consecutive.

La partenza prometteva bene, ma dopo una ventina di minuti dall’avvio avevamo già toccato il massimo di giornata e ben presto si passava in territorio negativo dal quale il nostro indice principale non riusciva più ad uscire.

Ed ecco quindi che il nostro Ftse Mib (-0,17%), nonostante Wall Street abbia immediatamente recuperato il lieve gap col quale aveva aperto, non è riuscito ad avere la forza per ritrovare la strada della risalita.

Nel resto d’Europa Parigi e Londra hanno finito poco sotto la parità mentre Francoforte ha guadagnato un paio di decimi di punto percentuale.

Era molto  attesa la seduta di Monte dei Paschi di Siena (-3,74%) dopo che venerdì scorso, a mercati chiusi, erano stati trionfalmente comunicati i risultati delle adesioni all’aumento di capitale. Il mercato, però, non si è lasciato incantare dal 99,85% di adesioni, forse solo lo Stato si è giovato di questo “successo”, il titolo in Borsa, invece, ha avuto una giornata di passione e dopo aver toccato anche quota 1,39 ha concluso le contrattazioni a 1,415 euro, l’8,12% in meno rispetto alle quotazioni fatte registrare alla partenza dell’operazione, comunque un risultato non disastroso.

Il passo falso di Banca MPS, che è scesa anche sotto la media delle quotazioni dell’ultimo anno, ha condizionato anche gli altri titoli del settori, preoccupante, a questo punto, l’ennesimo calo di Banco Popolare (-3,14%) arrivato al nono ribasso di fila, da rilevare poi, cosa ancor più preoccupante, che in tutte queste nove sedute il prezzo di chiusura è risultato inferiore a quello di apertura, qualcuno, quindi, si alleggerito sul titolo gradualmente, ma costantemente.

Molto male anche BpM (-2,82%), Ubi Banca (-2,69%), Mediobanca (-1,49%), Intesa (-0,97%) ed Unicredit (-0,49%). Possiamo poi dire che prosegue in maniera “tranquilla” il proprio aumento di capitale Bper che oggi è rimasta invariata.

Quindi, insomma, avete capito, anche nell’odierna seduta il comparto bancario ha determinato il segno della performance.

Netto calo per Autogrill (-3,01%) e Buzzi Unicem (-2,85%) ed anche in questi casi il ribasso comincia a farsi preoccupante.

Torna sotto la propria media delle quotazioni dell’ultimo anno Fiat (-2,04%), non accadeva dal 23 dicembre scorso, ma a proposito di titoli in difficoltà non si può non citare Mediolanum (-1,92%) ad un soffio dal minimo dell’anno, tornato in area 5,5 euro, i 7 euro toccati lo scorso 4 aprile sembrano, a questo punto, lontanissimi.

Segnaliamo infine anche i cali di Enel Green Power (-1,80%), Mediaset (-1,49%), World Duty Free (-1,44%), Azimut (-1,31%) e Terna (-1,23%) alla quale non sembra aver giovato la quota di 4 euro.

In vetta ai rialzi odierni troviamo Prysmian (+2,48%) che termina sul massimo di giornata, davanti alla “solita” Enel (+1,62%) che non ne vuol sapere di scendere, anche se oggi ha terminato abbastanza lontana dai massimi, quindi Salvatore Ferragamo (+1,35%) che continua il buon recupero iniziato una settimana fa.

Exor (+1,04%) non risente della brutta giornata di Fiat e torna a salire superando nuovamente quota 30 euro.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro


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