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Sempre meno famiglie riescono a risparmiare!

Creato il 01 novembre 2012 da Freeskipper
Sempre meno famiglie riescono a risparmiare! In questi tempi bui, di 'crisi nera', dove non si tratta più di come ingegnarsi per arrivare all'ultima settimana, ma di come iniziare il mese,  l'85ª Giornata del Risparmio cade sulle disgrazie italiane un pò come una terribile beffa!!!  Sulle macerie di ciò che resta del Belpaese crolla persino il mito tutto italiano del "mattone" che non è più considerato dagli italiani come l'investimento sicuro per eccellenza. E e se a fine mese deve proprio avanzare qualche "spicciolo", allora meglio metterlo proprio lì, non nel mattone, bensì sotto!!! Solo sei anni fa due italiani su tre ritenevano l'immobiliare il miglior investimento in assoluto. Oggi quella percentuale è drasticamente scesa a uno su tre. Oggi i bot sono ritenuti più affidabili, e anche una buona parte dei nostri connazionali ritiene qualunque investimento sbagliato. Si sta lentamente consumato il divorzio tra gli italiani e il mattone! La casa non è più l'investimento sicuro per eccellenza degli italiani che preferiscono tenere i propri risparmi liquidi o destinarli a forme ritenute meno a rischio come titoli di stato o libretti postali. Queste le conclusioni dell'indagine Acri-Ipsos secondo cui gli immobili rimangono l'investimento ideale solo per il 35% contro il 70% del 2006 e il 43% dello scorso anno. In crescita al 28% chi pensa sbagliato qualsiasi investimento. Sempre più italiani vogliono risparmiare, ma diminuiscono sempre più le famiglie che riescono effettivamente a farlo. Solo il 28% delle famiglie (era il 35% lo scorso anno) è riuscita ad accumulare qualcosa mentre oramai prevalgono (sono il 40%) coloro che spendono tutti guadagni e cresce al 31% il numero di coloro che ricorrono a quanto accumulato in passato o ai debiti per arrivare a fine mese. Gli italiani ritengono l'attuale crisi molto grave e ancora lunga, ma cresce la fiducia per il futuro dell'Italia e dell'Europa. L'86% degli italiani ritiene che la crisi sia assai grave e più di 3 su 4 si attendono che duri almeno altri 3 anni. Però gli italiani guardano al futuro con una nuova fiducia, nonostante la durezza del momento attuale. A livello complessivo (considerando il futuro personale, locale, nazionale, europeo e mondiale) il 45% è ottimista, contro il 38% di pessimisti (il restante 17% è in equilibrio). E' inoltre da segnalare la marcata riduzione di sfiducia nei confronti dell'Italia: ben 30 punti percentuali. Gli sfiduciati riguardo al Paese, infatti, sopravanzano di 5 punti percentuali i fiduciosi (il 37% contro il 32%), ma nel 2011 gli sfiduciati erano più della metà della popolazione (il 54%). Torna anche la fiducia sulle prospettive future dell'economia europea con i fiduciosi che sopravanzano di 11 punti percentuali i pessimisti (il 36% di ottimisti contro il 25% di pessimisti) e un recupero simile riguarda anche l'economia mondiale nel suo insieme. Numeri, tanti numeri, troppi! Una sola realtà: chi campa di stipendio e pensione davvero non ne può più! Stanno finendo anche gli ultimi spiccioli messi sotto al materasso e se il governo non interverrà con provvedimenti idonei a risollevare l'economia domestica, saranno dolori per tutti!

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