Anche il percorso pedonale! E chi lo ferma il super don! Lavori a tutto gas, chiesa nuova al quartiere Maristella, ma non basta mobilitare l’impresa Balotta, ci vuole ovviamente il percorso pedonale. Donazioni gratuite al comune da parte dei proprietari privati poi ci pensa la chiesa – e chi se ne no? – anzi don Pier. Vai ai servizi sociali, risolvi i gravi contrasti, inserisci la cooperativa Nazareth, falla diventare un gigante (formato cremonese, non montiamoci la testa), poi torna e fai costruire la chiesa parrocchiale, e organizza i corsi, gli incontri, fai partecipare i giovini del Pd. E poi? Non si riposerà mai questo don Pier? No!!! che fai! Alzati e cammina!
Al Maristella si va contro corrente, la crisi non può esistere. Si fanno miracoli. I lavori li fa la chiesa. ci saranno agevolazioni fiscali? Ma lei come si permette, scusi! Non saremo mica interessati! Interessato sarà lei! No io adesso! Ma mi faccia il piacere!
Ecco, il piacere, lo sfizio di donare un frammentuzzo di terreno al comune, ma sì, il prete fa il percorso pedonale, 500 metri, e allora?
Viva il parroco, è chiaro. Dicevano che i soldi non c’erano e invece ci sono, ci sono sempre. Una bella chiesa nuova. Troppi poveri a cremona e dintorni? L’ha scritto persino il giornale La Provincia?
Ma vada a farsi benedire in un’altra chiesa, qui si lavora, se si lavorasse dappertutto come qui altro che crisi. Però i poveri ci sono. Sempre di più. Guardi, c’è scritto qui, su questo numero del giornale di carta, legga legga, c’è il titolazzo in prima pagina.
Sarà costata qualche milione di euro questa chiesa, o no? Da tanti anni che la si voleva proprio adesso arriva. E le opere di misericordia?
Possiamo immaginare un dialogo: tanto la chiesa è lì, l’ha inaugurata il sindaco Perri dicendo che molto spesso, quasi tutti i giorni incontra il vescovo, però i poveri – questo lo aggiungiamo noi malvagi – aumentano. Aumentano e qualcuno fischia il sindaco. Fischiano, urlano, proprio il 25 aprile. Sono cattivi? Il sindaco gli dà dei fascisti! Fanno paura? Vengono dai centri sociali.
Il comune funziona a modo suo. E’ una macchina che va se pigi il bottone giusto. Quale? Dov’è sto bottone? E’ molto complicata questa macchina. I cittadini fanno fatica a usarla.
Si vedono le contraddizioni. ci sono troppi poveri. Il sindaco non ti ascolta. Il prete costruisce la chiesa. Ma non c’è il lavoro.