Roma 15 marzo 2014
Spazia ampiamente la vita del saggio,
che non si sente chiuso, come gli altri,
entro limiti angusti e, sottratto alle leggi comuni,
ha tutti i secoli al suo servizio,
come fosse un dio:
abbraccia col ricordo il passato,
utilizza il presente,
pregusta il tempo che deve ancora venire.
A lui rende lunga la vita questa possibilità di
unire tutti i tempi insieme.
Brevissima invece e piena di angosce è la vita,
di chi dimentica il passato,
trascura il presente
e ha paura del futuro.
A domani
Lié Larousse