Napoleone nacque in Corsica, una delle isole che hanno caratterizzato il suo destino.
Nei primi anni della sua vita Bonaparte ha combattuto per la sua isola ritenendola la sua vera Patria.
In seguito sposò la Francia e i ricordi della Corsica tornarono soltanto quando in esilio a Sant'Elena paragonava il malsano clima dell'isolotto dell'Atlantico con quello mite dell'isola del Mediterraneo.
In Corsica molti anni prima fu esiliato un altro illustre personaggio:Seneca.
La descrizione dell'isola fatta dal filosofo- scrittore che vi soggiornò per 8 anni è questa:
" Tra scoscese rupi è serrata la selvaggia Corsica, sinistra,desolata d'intorno nei suoi luoghi deserti. Non frutti vi produce l'autunno, non messi l'estate e dei doni di Pallade è privo l'invernocanuto.Da nessun germoglio è allietata la primavera piovosa e nessuna erba cresce sul suo suolo maledetto. Pane non v'è, non un sorso d'acqua, non il fuoco estremo: due sole cose qui. l'esiliato e l'esilio"
Per Seneca la Corsica fu quanto di peggio potesse esistere, ma probabilmente quello che gli pesava non erano i luoghi, ma la sua condizione d'esiliato.