Aprire la settimana di JAMBO AFRICA con una notizia che riguarda la carta stampata,e in Senegal, fa decisamente un enorme piacere.
E lo fa proprio come un soffio d'aria buona, che arriva di lontano, di contro al proliferare acritico di internet anche in Africa.
Internet che risulta senz'altro una vera e propria rivoluzione copernicana dell'informazione per il Continente,che conta nei suoi tragitti enormi distanze e scarse infrastrutture, ma che rischia anche di disaffezionare le giovani generazioni al "leggere per pensare" .
E questo,il leggere e il fermarsi a riflettere, cose che facciamo sempre meno, presi come siamo dalla fretta del nostro tempo, è importantissimo per lo sviluppo della creatività. Per tutti. E fin dalla prima adolescenza. Africa e non Africa.
Allora il nuovo quotidiano ,che si pubblica appunto a Dakar, ha per titolo "Le PAYS" ed è diretto da Serigne Sailou, una firma nota nel panorama giornalistico senegalese.
Non mancano altre firme importantissime del Paese come quelle di Papa Souleymane Kandji , di Abdoul Aziz Seck e di Oumar Diarra.
Per completare il panorama redazionale, collaborano inoltre al nuovo quotidiano alcuni esperti del Centro Studi per la Scienze e le Tecniche dell'Informazione di Dakar, un autentico vivaio di eccellenze in fieri anche nel campo della gestione degli spazi online sulla rete, incluso l'uso dei social network, che in Africa piacciono tanto.
Diciamo quindi che "LE PAYS" informerà i suoi lettori tradizionalmente ma non mancherà ugualmente di strizzare l'occhio alle nuove tecnologie.
E questo per catturare nel novero dei suoi lettori essenzialmente i giovani e i giovanissimi, che in Senegal, nell'Africa tutta, sono numerosissimi.
A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana )