In vista del febbraio 2012, data cioé delle prossime elezioni presidenziali in Senegal, nonostante il" tacito" veto a farsi avanti per eventuali candidature da parte del "padre-padrone del Paese, il presidente uscente, Abdoulaye Wade, a quelli che sono i suoi avversari politici, la piazza è calda comunque.
Il dissenso per il timore che Wade possa continuare a governare ancora è reale e spaventa.
Si tratta, infatti di un potere "elefantiaco" e sfacciatamente nepotistico, al quale i senegalesi onesti vorrebbero mettere la parola fine.
E' notizia di alcune ore fa ,attraverso i "media" locali, che Youssou Ndour, icona della musica senegalese a livello internazionale, non correrà più per la "poltrona" presidenziale.
Che cosa ha fatto tirare indietro l'uomo, tra l'altro imprenditore mediatico di successo ?
Non è difficile immaginarlo.
Naturalmente Yussou , per placare gli animi di chi contava su di lui al fine scalzare il "vecchio" per un nuovo corso , ha subito precisato, attraverso dichiarazioni ufficiali, che seguirà attentamente e da vicino l'evento in tutto il suo svolgimento.
E lo farà con i suoi "media", perché balzino subito agli occhi di tutti eventuali violazioni della democrazia.
"Nessuno-ha detto Yussou Ndour- dovrà più usare il Senegal a proprio piacimento e sopratutto,una volta scoperto con le mani nel sacco (leggi ruberie), negare l'evidenza e farla franca".
E noi, ovviamente ,condividiamo.
A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)