Senigallia vale il viaggio, se amate mangiar bene e bere meglio. Con ben 4 stelle riconosciute dalla Guida Michelin, la bibbia della ristorazione mondiale, è infatti a pieno titolo la capitale culinaria delle Marche, tanto da essere ormai considerata una meta gastronomica imprescindibile dai gourmand.
Le stelle Michelin che brillano sulla cittadina affacciata sulla spiaggia di velluto sono quelle di Moreno Cedroni e Mauro Uliassi, 2 a testa a voler essere precisi, geniali talenti dei fornelli e di quel certo spirito imprenditoriale tipicamente marchigiano, che durante il blogtour #Ilovesenigallia, vedi qui, abbiamo avuto il privilegio di conoscere e vedere all’opera in cucina. I loro ristoranti, Madonnina del Pescatore e Uliassi, sono sicuramente i più blasonati in città, ma non certo gli unici dove vivere un’esperienza culinaria gratificante:
ULIASSI
C’è chi viene a Senigallia esclusivamente per provare l’esperienza sublime di una cena nell’elegante ristorante sul mare con la balconata candida che ricorda una villa degli Hamptons. Uno dei templi della cucina italiana, dove bisogna prenotare con settimane d’anticipo per aggiudicarsi un tavolo, nonostante il prezzo di un menu non sia proprio alla portata di tutte le tasche. Tutto merito dell’attrazione irresistibile della cucina di Mauro Uliassi, chef tra i più talentuosi e acclamati d’Italia, la cui affabilità è direttamente proporzionale alla fama, come abbiamo potuto verificare durante il nostro blitz nella sua cucina.
Nonostante sia indaffaratissimo a coordinare la brigata di una ventina di persone, ci accoglie come amici, amabile e disponibile, scherza, posa paziente per le foto e poi si prende una pausa per una chiacchierata informale in terrazza, per raccontarci di sé e della sua fortunata avventura di vita ai fornelli. Cosa che deve piacergli un sacco, visto che la prende alla lontana, da quando, ancora ragazzo, dava una mano nel bar dei genitori, agli anni dell’alberghiero, fino all’incontro con lo chef “cordon bleu” Lucio Capannari, che valorizza il suo talento. Il resto è storia, dagli stage all’estero all’apertura del ristorante nel 1990, fino alla consacrazione delle 2 stelle Michelin.
Il tempo vola. Uliassi deve ritornare in cucina, dove fervono i preparativi per la cena, non prima però di averci indicato con orgoglio la rete a bilancia di proprietà in punta al molo di Levante, garanzia di ingredienti sempre freschissimi. Perché il primo segreto di un grande ristorante stellato è nella qualità eccelsa delle materie prime.
PAGAJA
Al mare si va anche (o soprattutto, dipende dalle preferenze personali) per fare scorpacciate di buon pesce. Se questo è il vostro intento, al Pagaja andate sul sicuro. Il fatto che sia a due passi dal porto, affacciato sulla banchina di Levante, è già di per sé una garanzia, almeno di bontà e freschezza delle materie prime. Aggiungete poi la passione e la professionalità della chef Daniela (sempre alla ricerca di nuovi sapori e ispirazioni) e del suo staff e il gioco è fatto. Fatevi consigliare in base al pescato del giorno, oppure seguite il nostro suggerimento e ordinate il fritto di paranza, fragrante e leggerissimo come dev’essere, l’insalata di mare di rara freschezza e gli gnocchi all’ortica (di produzione propria) con gamberi e vongole, che sono il vanto della casa. Il tutto innaffiato da un buon Verdicchio, da scegliere tra le migliori etichette locali.
ANIKO’ SALUMERIA ITTICA
Cos’è una Salumeria Ittica? Bella domanda! C’è un solo modo per scoprirlo: andate da Anikò “l’altro” locale di Moreno Cedroni a Senigallia, l’alternativa easy e a portata di tutte le tasche della Madonnina del Pescatore, perfetto per un pranzo veloce o un aperi-cena non troppo impegnativo, ma dall’effetto garantito. Né bar, né salumeria, né ristorante, ma “di tutto un po’”, come sottolinea giustamente l’insegna in dialetto locale.
Strategicamente posizionato lungo la strada che scende al mare, con i tavolini su una piazzetta all’imbocco dell’area pedonale del centro storico, vi colpirà prima per la sua linea minimal a listoni di legno chiaro e poi vi invoglierà con un menu come non ne avete mai visti, in cui Cedroni esprime tutto il suo estro in versione street-food. E allora vai con gli affettati di pesce, di tonno, cernia, anguilla, pescatrice o ricciola affumicata, oppure bresaola di tonno o pesce spada, e poi panini fantasiosi, come quello con tataki di tonno bianco, una vera delizia, stuzzicanti insalate di tonno crudo o pesce spada…Se invece, come me, non rinunciate al primo, provate la lasagna con seppie gamberi e zenzero, salsa di cocco e lime: semplicemente squisita!
Se amate mangiare bio e avete una predilezione per la cucina a base di prodotti a km 0 o quasi, questo localino tra gli antichi palazzi del centro storico fa al caso vostro. Gran parte degli ingredienti usati in cucina, infatti, dalla carne alle verdure di stagione, sono di produttori e aziende agricole della zona. Il posto è rinomato per gli hamburger (bio anche questi, ovviamente, volendo c’è anche la versione vegana), ma noi abbiamo invece optato per un pasto leggero ma non per questo meno gustoso, con polpette di riso bio con verdure e spezie, fusilloni integrali con piselli freschi e crema di limone e dolce pasticceria secca della casa.
Bio sono anche le bibite e gli infusi d’erbe, mentre se preferite il vino, avete a disposizione un’intera parete di bottiglie tra cui scegliere la vostra etichetta. Tra l’altro, buono a sapersi, il locale è intimo e raccolto quanto basta per essere la soluzione perfetta per una cena a due.
Direttamente sulla spiaggia, sul lungomare a fianco della Rotonda a Mare, è la sosta giusta per un pasto veloce di pesce in un ambiente casual di gusto marinaresco, magari a base d’impepata di cozze (da leccarsi le dita!), tagliatelle ai frutti di mare e, per chiudere in dolcezza, un dolce della casa.