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Sentinelle in Piedi nuovamente in piazza

Creato il 02 ottobre 2015 da Alessandro Zorco @alessandrozorco

Da più di due anni scendono in piazza per rivendicare il ruolo fondamentale della famiglia tradizionale formata da un uomo e una donna. E per dire no ad un pensiero dominante che, invece, relativizza la dimensione sessuale relegandola a un fatto esclusivamente emozionale e volontario. Le loro manifestazioni silenziose, quelle file ordinate in cui ritti in piedi leggono un libro, hanno sempre fatto imbestialire i loro contestatori che spesso hanno reagito con la violenza e gli insulti. Come se nel silenzio ci fosse una forza che va oltre mille slogan.

Le Sentinelle in Piedi manifesteranno nei prossimi giorni in una ventina di piazze italiane per dire no all'ideologia gender e soprattutto per protestare contro il ddl Cirinnà sulle unioni civili che, rivisto e corretto, dovrebbe essere riportato nell'aula del Senato entro il prossimo 15 ottobre.

Queste le date sarde delle veglie delle Sentinelle in Piedi. Domenica 4 ottobre alle 11,15 è prevista una manifestazione a Nuoro (Piazza Vittorio Emanuele). Venerdì 9 ottobre alle 19 è prevista una veglia sulla scalinata di Nostra Signora di Bonaria mentre il giorno successivo, sabato 10 ottobre, manifesteranno alle 18,30 a Sassari in Piazza d'Italia.

Le ragioni delle Sentinelle in piedi

Sentinelle in Piedi nuovamente in piazza

Con questa ennesima protesta il movimento delle Sentinelle in Piedi intende attirare l'attenzione sul bombardamento mediatico con cui viene inculcata nelle giovani generazioni la cosiddetta ideologia gender. Ovvero quella impostazione ideologica che relega la sessualità e l'affettività di una persona esclusivamente all'emotività e alle libere scelte personali e non ad una naturale differenza tra maschio e femmina.

Basta accendere la tv, d'altronde, per osservare come questo bombardamento mediatico sia sistematico e preciso. Tanti programmi seguiti dai ragazzi, ad esempio Pechino Express e il Grande Fratello, sembrano ormai sponsorizzare e pubblicizzare tutte le possibili forme di convivenza e unione diverse da quella tra uomo e donna.

L'obiettivo ormai diffuso nei grandi mass media è - secondo il movimento delle Sentinelle in Piedi - quello di scardinare gradualmente il modello di famiglia tradizionale facendolo apparire come obsoleto e arcaico.

Neanche le scuole sono esenti da questo bombardamento. Prova ne sono i provvedimenti adottati in questi anni nelle scuole che - denunciano le Sentinelle in Piedi - tendono a scalzare il primato dei genitori sull'educazione dei figli proponendo progetti e libri di testo discutibili. D'altronde i docenti che si sono opposti al pensiero dominante sono stati oggetto di una vera e propria gogna mediatica. Un esempio eclatante è il tentativo avvenuto in alcune scuole di sostituire i termini padre e madre con genitore 1 e genitore 2 nei moduli di iscrizione. Ma anche in questo caso chi prova ad alzare la testa subisce un linciaggio mediatico, come testimonia questo recentissimo articolo dell'Huffington Post.

Le veglie silenziose delle Sentinelle in Piedi, in linea con la grande manifestazione del 20 giugno scorso che ha portato a Roma in Piazza San Giovanni un milione di persone, vogliono tutelare soprattutto la fascia più debole: i bambini. Ma soprattutto i neonati che, come cavie da laboratorio, vengono "prodotti" nelle zone più povere del mondo e strappati dal seno materno per essere acquistati da persone ricche e sterili.

Quest'ultima discesa in piazza è rivolta in particolare al disegno di legge Cirinnà (che prende il nome dalla prima firmataria del provvedimento, la senatrice Pd Monica Cirinnà) che - secondo le Sentinelle in Piedi - non solo intende equiparare le unioni delle persone dello stesso sesso ai matrimoni tradizionali ma soprattutto mira, con l'istituto della cosiddetta stepchild adoption, a spianare la strada alla pratica dell'utero in affitto, per ora vietata in Italia.

Dopo la manifestazione romana dello scorso 20 giugno il ddl Cirinnà ha avuto un netto stop anche grazie all'ostruzionismo di alcuni parlamentari, ma un nuovo testo, rivisto e corretto, potrebbe essere portato nell'aula del Senato entro il 15 ottobre.

Questi gli appuntamenti delle Sentinelle in Piedi in tutta Italia:

  • Mestre (VE) - sabato 3 ottobre, piazza Ferretto ore 11.00
  • Sassuolo (MO) - sabato 3 ottobre, piazza Garibaldi, ore 18.30
  • Nuoro - domenica 4 ottobre, Piazza Vittorio Emanuele ore 11.15
  • Gallarate (VA) - domenica 4 ottobre, piazza Libertà ore 15.30
  • Roma - domenica 4 ottobre, Piazza Montecitorio, ore 16.00
  • Cagliari - venerdì 9 ottobre, Scalinata N.S. di Bonaria ore 19.00
  • Parma - sabato 10 ottobre, piazza Steccata ore 11.00
  • Como, sabato 10 ottobre, piazza Verdi ore 16.00
  • Imperia - sabato 10 ottobre, via Matteotti (davanti al Municipio) ore 16.00
  • Piacenza - sabato 10 ottobre, piazza Cavalli ore 16.00
  • Salò (BS) - sabato 10 ottobre, piazza Duomo ore 16.00
  • Milano - sabato 10 ottobre, Piazza XXV aprile ore 17.30
  • Santeramo in Colle (BA) - sabato 10 ottobre, piazza Municipio ore 18.00
  • Sassari - sabato 10 ottobre, Piazza d'Italia, ore 18.30
  • Ravenna - domenica 11 ottobre, Piazza San Francesco, ore 16.00
  • Crema (CR) - domenica 11 ottobre, Piazza Duomo ore 17.00
  • Verona - domenica 11 ottobre, piazza dei Signori ore 17.30
  • Bisceglie (BT) - domenica 11 ottobre, piazza San Francesco ore 18.30

Sentinelle in Piedi nuovamente in piazza

Alessandro Zorco è nato a Cagliari nel 1966. E' sposato e ha un figlio. Laureato in Giurisprudenza è giornalista professionista dal 2006. Ha lavorato con L'Unione Sarda e con Il Sardegna (Epolis) occupandosi prevalentemente di politica ed economia. E' stato responsabile dell'ufficio stampa dell'Italia dei Valori Sardegna e attualmente è addetto stampa regionale della Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa. Dall'aprile 2013 è vicepresidente regionale dell'Unione Cattolica Stampa Italiana e dal 2014 è nel direttivo del GUS Sardegna.


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