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Sentirsi papà

Da Stefanod
Due di notte, febbricitante Sofia si sveglia, vado nella sua stanza e le do un po' d'acqua, poi l'abbraccio e mi metto nel suo letto. È calda, me la porto al petto. Lei mi abbraccia, dice "papà". Io la cullo un pochino, le sussurro che va tutto bene, che può fare la nanna. Lei sembra sentirsi più tranquilla, mi mette l'indice in bocca, socchiude gli occhi. Sottovoce le canto "carissimo Pinocchio" e gli occhi lei li chiude proprio. Smetto la ninna nanna, ascolto il suo respiro. È un po' raffreddata, ogni tanto russa un pochino. Si è riaddormentata. Esco piano piano dal letto. Mi siedo un attimo e guardo lei ed Eleonora che dormono. Dare parola alle emozioni che sgorgano dal cuore sarebbe come cercare di bere da un idrante. Non ci provo nemmeno; mi godo semplicemente il fatto di essere papà.

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