E’ dell’imperfezione il vivere, un piede claudicante, un occhio guercio, una rima difettata, la lingua arrotolata sulle lettere, sghemba.
E’ un neo in pieno volto che frena il contatto, i pensieri di un mostro, le mani sudate della timidezza che impaccia lo sguardo e il dire.
Non corre una gamba sbilenca che fugge la gente che retta può prendere la via, non sorride la gobba che piega.
E’ dell’imperfezione la vita, mentre l’uomo è untore di perfezione declamata da pulpiti assordanti di solitudine.
Chiara