di Iannozzi Giuseppe
a Vany
che è la mia bella innocenza
Senza di te
c’è sempre pioggia
dovunque vada
Le colombe
non vanno ai matrimoni
e le campane
non suonano a festa
E nella mia testa
c’è una gran confusione
Scendo giù in strada
e i bambini giocano felici
pestando i piedi
nelle pozzanghere d’acqua;
garrule le loro risa
corrono in lungo
e in largo sovrastando
delle madri i rimproveri
Ma per me c’è soltanto
pioggia nera che mi bagna,
e un diavolaccio col forcone
che a ogni semaforo
mi spinge sotto le auto
Senza di te
c’è sempre il buio
Che aspetti
a salvarmi da me?