Cosa c’è, del Natale mandrogno, di più tipico di Gelindo? Forse niente, anche se sempre meno persone che conoscono il dialetto della pianura apprezzano a pieno la sagacia del pastore che nella “businà”, non risparmia nessuno, politici in primis. Sarà anche per questo e perché Gelindo fa parte della storia di Alessandria che il 30% dei lettori lo ha eletto simbolo ufficiale del Natale 2011. Al secondo posto, nel sondaggio de La Pulce, i lettori che hanno cliccato volontariamente tra le opzioni proposte hanno scelto i lacabon (21%), dolce tipico di Santa Lucia, esteso quindi a tutto dicembre. compare tra le bancarelle alessandrine proprio ai primi del mese, tra le leccornie di stagione. Il bastoncino di zucchero e miele, un vero e proprio attentato per i denti, anche lui, sta scomparendo nel vivere comune dei giovani, che quasi ignorano la sua esistenza. O lo considerano una roba da “matusa”.
Per il 15% non è Natale se non ci sono i mercatini artigianali sotto i portici di piazza Garibaldi. E le luminarie che restano appese (spente) fino a primavera dove le mettiamo? Il 13% le ha elette simbolo del 25 dicembre mandrogno.
Tra le “risposte libere”, purtroppo, cresce lo sconforto per una festa poco felice, fatta di precarietà, lavoro che manca e soldi che scarseggiano.
Le risposte più curiose ci sono sempre, comunque: “Cosa mi piace del Natale alessandrino? Non trovare parcheggio…”, oppure: “Il consiglio comunale dell’antivigilia”, riferendosi ai fatti di politica locale. “La neve”, scrive uno. Ma forse era una speranza.