Il “santuario”
di certe idee
ha consunto
tutta l’ affettività
che non è mai
stata passione.
C’è sempre, lo sai,
un onesto “ma”.
E la verità vera
quasi sempre
è celata
in un “altrove”.
I giochi sono fatti.
Non c’è sofferenza.
Un po’ di rammarico,
quello sì.
Poca cosa.
E’ l’età.
Però quando all'alba
il cielo si tinge
di colori pastello
il pensiero che
un angelo
e/o più angeli
siano loro
in quell’istante
a fare il cammino
(e cioè l’andare in mia vece)
mi rasserena.
E trovo allora che
anche senza di me
è lo stesso cosa “buona”.
Nessuno è indispensabile.
Così riposto
ogni cruccio
mi guardo intorno
e sorrido alla vita
a quell' unica vita
che mi è stata donata.
Marianna Micheluzzi (Ukundimana)