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Senza la minima Autorità

Creato il 06 giugno 2012 da Ilrattodellospazio
Mentre l'ondata antipartitica gonfia la pancia rabbiosa del Paese, il rinnovo delle autorities poteva essere l'occasione dei partiti di dimostrare la volontà di cambiamento. Invece il solito "teatrino".L'AGCOM (l'autorità che, fra l'altro, si occupa di TV) è diventata la nuova Stalingrado di Berlusconi, preoccupato di mantenere posizioni importanti nella casella che fa da presidio ai suoi interessi personali e familiari.Così ha preteso, minacciando di far saltare tutto il banco (non le autorities bensì il governo e l'Italia), di imporre persone di fiducia: Martusciello, l'ennesimo ex dirigente di Publitalia, fedele soldatino che già presidiava l'autorità di vigilanza (e si è visto il gran lavoro dell'organo!).Il PD, che non ha gli stessi "interessi" da tutelare, ha indicato un eminente ordinario di telecomunicazioni, Decina, un c.d. "tecnico" di ottima reputazione.All'autorità della Privacy, per continuare la spartizione,anche la Lega ha avuto la sua parte, con l'appoggio ed il riavvicinamento del PDL è riuscita a far eleggere una giornalista d'area, già membro del cda Rai e mancato sindaco di Gallarate, Bianchi Clerici. Per il PD quello che si può veramente chiamare un tecnico d'area, un professionista che la privacy la conosce a pelle: l'on. Soro, dermatologo.Completeranno, secondo notizie ufficiose, questo eccezionale parterre du roi, all'AGCOM:Cardani alla presidenza, un bocconiano (vicino a Monti);Preto, il capo di gabinetto di Tajani (ex giornalista de Il Giornale), altro berlusconiano doc;Sassano, ordinario alla Sapienza, un tecnico in quota PD;mentre alla Privacy:Iannini, magistrato nota più per il fatto di essere la moglie di Bruno Vespa che per le sentenze, in quota PDL ovviamente;Califano, costituzionalista all'università di Urbino, altro tecnico in quota PD.A parte il passo falso del dermatologo, il PD ha indicato professori universitari, taluni anche di una certa fama, mentre PDL e Lega si sono preoccupati solo di "piazzare" pedine importanti. Agli altri partiti niente, eppure ci avevano provato. IDV (e SEL, che però non è in parlamento) in aiuto della Rete hanno cercato di indicare dei veri esperti del settore, ma ovviamente dati gli interessi (personali) in gioco non sono stati ascoltati e si sono chiamati fuori dalla spartizione.E poi si lamentano del calo dei voti, dell'astensionismo e del successo di Grillo.

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