Le leggi fondamentali della fisica non funzionano con il grafene, almeno per la legge di conduzione del calore con la quale Joseph Fourier aveva postulato che la propagazione del calore è una proprietà intrinseca ad ogni materiale.
Gli scienziati del Max Planck Institute for Polymer Research di Mainz e della National University di Singapore hanno scoperto che la conducibilità termica del grafene cambia a seconda delle dimensioni del campione.
Come afferma Davide Donadio, ricercatore di origine italiana e capo del gruppo di ricerca, "abbiamo riconosciuto meccanismi di trasferimento di calore che in realtà contraddicono la legge di Fourier su scala micrometrica. Ora tutte le precedenti misure sperimentali di conduttività termica del grafene devono essere reinterpretate. Lo stesso concetto di conducibilità termica come una proprietà intrinseca non vale per il grafene, almeno per campioni grandi diversi micrometri ".
Il grafene, uno strato bidimensionale di atomi di carbonio, scoperto quasi per caso nel 2004 ("Una scoperta rivoluzionaria grazie ad una matita e al nastro adesivo"), non rispetta le leggi fisiche della propagazione del calore nei solidi ma la sua conducibilità termica aumenta logaritmicamente in funzione delle dimensioni del campione di grafene. In altre parole, più è lungo il campione di grafene e maggiore calore trasferisce per unità di lunghezza.
Questa straordinaria proprietà si aggiunge alle altre già conosciute di questo materiale delle meraviglie: flessibile, cento volte più resistente dell'acciaio, molto leggero e ottimo conduttore.
Considerando che nella micro e nano elettronica il calore è uno dei fattori più limitanti per la miniaturizzazione e l'efficienza dei circuiti, è possibile immaginare l'enorme potenziale dell'illimitata conducibilità termica per questo tipo di applicazioni. Il sogno di ogni ingegnere elettronico!
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