Oggi abbandono per un attimo le solite sciocchezzuole con cui vi intrattengo perché sono veramente senza parole. Avete sentito/letto la telefonata del comandante con la capitaneria di Porto?
“…È a quel punto che l’ufficiale della guardia costiera comincia a sospettare che Schettino abbia lasciato ad altri il coordinamento dell’evacuazione e si sia messo in salvo: «Comandante, ha abbandonato la nave?», gli chiede. Schettino svelto ritratta: «No, no, macché abbandonato la nave». All’1,46 le comunicazioni si fanno più concitate. L’ufficiale della guardia costiera alza la voce, e cerca di scuotere il comandante. «Adesso lei va a prua, risale la biscaggina (la scala di corda delle navi, ndr) e coordina l’evacuazione. Ci dice quante persone ci sono ancora: se ci sono bambini, donne, passeggeri e il numero esatto di ciascuna di queste categorie. Vada a bordo. Cosa fa, lascia i soccorsi?». Schettino: «No, no, sono qua, sto coordinando i soccorsi». L’ufficiale ricomincia: «Comandante, è un ordine, ora comando io. Lei ha dichiarato l’abbandono nave, vada a prua, risalga sulla nave e vada a coordinare i soccorsi. Ci sono già dei cadaveri». Schettino: «Quanti?». L’ufficiale: «Deve dirmelo lei, cosa vuole fare, vuole andare a casa? Lei ora torna sopra e ci dice cosa si può fare, quante persone ci sono e di cos’hanno bisogno». Schettino di nuovo assicura: «Va bene, sto andando». Secondo la Capitaneria, tuttavia, non risalirà più a bordo”.
(Grazie ad Alessandro Chetta per l’assist)