Magazine Racconti

senza sangue

Da Naimablu

senza sangueFontana, Attesa 1965
Portami con te, al centro di uno stupore improvviso. Rosso, senza che te lo chieda. Stretto tra le pieghe della mano e leggero, nel soffio che scivola tra le dita. Portami via, anche solo in un pensiero. Lo lego a te. Tra un soffio e l'altro, in questo scivolone che non mi lascia andare. Non farmi male, non tu. Tu che conosci la geografia delle mie ferite. E sei rosso come il sangue. Senza sangue. Rosso, e non ho bisogno di chiederlo. D'improvviso, dal calore di una ferita. Senza essere altro che tu. Senza dover essere altro che io. In questo istante, in questo pensiero che lego a te. In una ferita che scotta. Bianca.


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog