sabato 21 gennaio 2012 di Marilisa Dones
In tempi come questi, tra social network, blog, siti, giornali, tv, radio, vorrei scrivere una semplice, nota negativa. Un trafiletto, due pensieri in fila e quasi ben confezionati per voi.
Senza immagini, lasciate spazio alla vostra fantasia – i telegiornali andrebbero sentiti senza video!
Sono incazzato.
Fottutamente incazzato e, per una volta, non con me stesso.
Benché sia orgoglioso di essere siciliano, nel mio cuore moltissimo orgoglioso, SONO INCAZZATO CON TUTTI I MIEI CONCITTADINI. Con tutti i miei conterranei, isolani più isolati mentalmente che fisicamente.
Mi riferisco ai fatti che da quattro giorni ormai vincono il primo premio come “argomento più condiviso in rete”; un evento così tanto pompato, in positivo e negativo, da venir paragonato ai Vespri Siciliani.
Lo sciopero degli autotrasportatori, a cui hanno aderito piccole minoranze di pescatori e agricoltori.
E la stampa, nazionale e locale, non aiuta a calmarmi i nervi, nossignore.
Cercando un buon compromesso nel mare incerto dell’informazione attuale calibro, nel possibile, un buon mix di telegiornali e quotidiani online/siti d’informazione.
Questa volta, per questo caso specifico, ho voluto affidarmi alla buona vecchia ricerca su google.
Google; parole chiave “benzina Palermo”; invio.
Primo link: da La Repubblica del 18 gennaio 2012.
http://palermo.repubblica.it/cronaca/2012/…utori-28343036/
La prima frase dell’articolo dice: “È l’effetto dello stop dei mezzi pesanti imposto dal movimento Forza d’urto.”
PRIMO ERRORE DI INTERPRETAZIONE O MANIPOLAZIONE D’INFORMAZIONE.
È un fatto che la benzina è finita in quasi tutte le stazioni di servizio per colpa di tutte quelle persone che sono saltate in aria dal proprio sonno e intontiti come da un farmaco, in panico, sono volati via a fare il pieno ai propri mezzi. È accaduto non per colpa o grazie ai tir che in questi giorni bloccano strade e autostrade per protestare.
Secondo link: dall’agenzia Adnkronos del 18 gennaio 2012.
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Economia…2871561372.html
La prima frase dice: “A causa del blocco dei ‘padroncini’ ai caselli autostradali, ma anche lungo le arterie delle statali, iniziano a scarseggiare le scorte di viveri nei supermercati e la benzina.” [l'ultimo periodo addirittura in grassetto]
SECONDO ERRORE DI INTERPRETAZIONE O MANIPOLAZIONE D’INFORMAZIONE.
Premesso che secondo il mio modesto parere con tutti i supermercati, gli ipermercati e i piccoli spacci e botteghe che abbiamo in città trovo difficile credere che i viveri stiano scarseggiando nel giro di 2 giorni: tutti che hanno un magazzino 2 metri per 2??! – I viveri, SE anche quando stanno iniziando a scarseggiare – plausibile solo per tutto quel che è CONSIDERATO “fresco” come verdure, pesce e altro – è per causa di tutti quei cittadini che leggendo le informazioni mal scritte probabilmente tanto da innescare la paura, temono carestie da Seconda guerra mondiale e, quindi, corrono a comprare ogni cosa; anche la scatoletta mai mangiata in vita loro. Non mi pare quindi corretto dare la responsabilità ai tir che hanno bloccato strade e autostrade.
Due articoli su tanti letti in rete, altri sempre del 18 gennaio non migliorano i toni… quasi tutti innescano un meccanismo di panico e allarme con le parole scelte per i loro articoli, quando, in verità, la vita scorre abbastanza nella norma a Palermo. Lo vedo io, lo potete vedere anche voi.
La gente ha comprato il cibo e l’ha conservato in casa e mangia. La gente ha riempito fino all’ultimo spazio il serbatoio del carburante e usa la macchina a ogni costo; pur avendo a disposizione le proprie gambe, biciclette, mezzi pubblici.
Io panico, crisi, terrore da “abbandonati e senza speranze” non li sento proprio nell’aria. Voi?
Pochi rimangono a casa, pochissimi non hanno fatto benzina capendo il motivo della protesta e usando la vera arma per protestare. Perché, che voi ci crediate o no, le armi sono sempre state e sempre saranno nelle nostre tasche, basta saperle usare; e se continuerete a mettere mano ai vostri portafogli in momenti di crisi, di scioperi, di proteste, continuando a comprare i beni, i servizi, la determinata marca X del proprietario Y che gestisce gli affari di Z, le cose non cambieranno! I grandi che conducono il gioco e la commedia continueranno a fare quel che han fatto fin’ora e non ci ascolteranno.
Scioperare perché il prezzo della benzina è diventato troppo altro e lo stesso giorno fare il pieno ala macchina è da coglioni. E mi dispiace se vi ci rivedrete, non sentiatevi offesi per il “coglione”.
Giustifico ed escludo dal gioco tutte quelle categorie che per lavoro necessitano della benzina, in primis ambulanze e pronto intervento.
È un ottimo esempio di macello a pareti trasparenti, le pecore ignare sono i cittadini e i macellai?
Un “prendilo, fottilo, dagliele” che tanto rimane intontito e ride, lui povero cittadino miscredente ma contento, non ha capito. Nel discorso sopra fatto ci sarebbe anche da chiedersi chi potrebbe esserci dietro questi moti; questi gruppetti spuntati fuori dal nulla nominati “Movimento dei forconi”, ma temo di cadere in vecchie ideologie e argomenti politici e la politica mi annoia. Ma, sarebbe una bella domanda da farsi…
La gente dorme e non capisce e io uso sempre più toni forti e dispregiativi, antipatici e irriverenti.
Voglio svegliare, non è con la simpatia e il sorriso che ciò accadrà.
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