Magazine Racconti
In un giorno lontano che dirvi non so,
dal cielo imbronciato un colpo tuonò.
Non di un temporale vorrei raccontare,
ma di un dolce e improvviso colpo d’amore.
Un colpo me lo darei in testa per aver accettato questo lavoro! Non faccio il poeta, benché, come avrai notato, io scriva deliziosi componimenti d’amore. Deliziosi come il sale nel caffè o la bavarese alla cicuta. Sono uno scrittore. Non fare quella faccia, scrivo bigliettini d’amore, dunque, scrivo, quindi, sono uno scrittore. Devo arrotondare, ho il mutuo da liquidare e qualche svago da mantenere. Gioco a bocce e devo pagare ogni mese la tessera del club. Non sono anziano solo perché gioco a bocce. Che pregiudizi hai? Le bocce mi danno quella insospettabile scarica di adrenalina che solo una sfera che si avvicina a un’altra per scansarla via può dare. La stessa ebbrezza di quando stai per arrivare all’entrata dell’ufficio postale e con un colpo d’anca spingi via la vecchina quasi prossima al traguardo. Hai vinto, sei arrivato prima tu, uno spintone non è barare, se ne deve fare una ragione!
Scrivo frasi d’amore per innamorati senza idee. Se io fossi uno di loro preferirei esprimermi a gesti o anche improvvisare il ballo del qua qua, piuttosto che proporre uno di questi bigliettini. Sono anche quotato nel mio ambiente, mi hanno appena proposto di scrivere le mie frasi sui bigliettini dei cioccolatini e sulla carta igienica. Non ho colto il nesso, ma dicono che di cioccolata non ci si stanchi mai di ingozzarsi, che in bagno si liberi la passione per la lettura e che sarebbe un bel trampolino di lancio. Io lì dentro lancio altre cose, ma vada per la cioccolata e la carta igienica!
Come un meteorite ti schianti nel cuore
e dei muffin sfornati hai proprio l’odore.
Dai, bel pasticcino non farmi aspettare!
Insieme, felici, iniziamo a volare.
Volate, volate felici. Via, lontano da qui quanto più è possibile! Ma come fanno a innamorarsi con queste scemenze qui? Io nemmeno dovrei dirle queste cose, sui loro voli d’amore, dritti dritti in un muffin, guadagno anche bene. Questo qui era nella selezione Gold Love, io, se mai avessi ricevuto un tale bigliettino, avrei proprio sperato che un meteorite prendesse in pieno la tizia di turno.
Ho anche provato a proporre qualcosa di diverso, di intimista, esistenzialista, qualcosa per gli amori difficili … niente! Vogliono cuori e rime smielate.
“I pensieri devono star fuori, l’amore è un ritornello senza troppe pretese”, mi ha detto il direttore quando ho proposto il mio struggente componimento: “All’alba di un sogno reciso”. Pensavo a tutti quelli che sono costretti a dover abbandonare un incontro perché non se lo possono permettere. Se vuoi te lo faccio leggere, fa così:
Di questo amor che s’offre
vorrei poter onorar le tariffe.
All’alba però te ne sei andata
perché hai capito che non t’avrei pagata.
È inutile che storci il naso! Esistono anche questi amori dettati dalla necessità. Che ne sa il direttore di quello che si scatena all’alba nei pantaloni … voglio dire, nel cuore di quel povero miserabile che magari non ha tempo per trovarsi una fidanzata e la cerca in modi alternativi. Che ne sa, lo so io … ehm, lo saprà quel povero tizio cosa vuol dire voler amare al risveglio e non poterselo permettere. Direttore senza cuore! Stavo per licenziarmi quella volta lì, ma ho desistito, solo perché mi scadeva la tessera del Club degli amici delle bocce. E non pensare sempre male! Le bocce sono sempre quelle sfere che si usano come quando fai il lancio della vecchina all’ufficio postale.
L’altra mattina il direttore è arrivato e mi ha detto: “Ho deciso di creare una nuova serie di bigliettini”. Ho ascoltato curioso e ha continuato, più entusiasta che mai: “Ho in mente una cosa straordinaria! Voglio lanciare la serie: le parole che non ti ho detto quando ti ho lasciato!”.
L’idea non mi è dispiaciuta. Oltre che la nuova serie di bigliettini, il destinatario, dopo aver ricevuto il messaggio, avrebbe di sicuro lanciato qualcuno o qualcosa. La proposta mi ha intrigato parecchio, quando si tratta di lanciare mi entusiasmo, sono sempre un giocatore incallito di bocce, io.
Mi sono messo subito al lavoro, stai per leggere il primo componimento:
Il nostro amore ormai al tramonto
è come un sogno tristemente smunto.
Se me ne sono andato è colpa tua,
con la padella, non dovevi farmi la bua.
Non fare quella faccia. So che posso migliorare, intanto al direttore mando questo, tanto l’ha detto lui: ”l’amore è un ritornello senza troppe pretese” e io gli mando il mio così posso saldare l’ultima nota spese.