Stamattina, al bar, durante il mio consolidato rito del caffè, una ragazza diceva di essersi svegliata felice, ma “senza un perché!”
Allora mi sono detta: forse la felicità risiede proprio in questo; viverla ma senza chiedersi da dove sia arrivata o quanto tempo durerà. Uno stato mentale aperto e capace di godere delle cose senza motivo apparente, una predisposizione all’istante: bello proprio per la sua immediatezza e la sua semplicità, e il suo arrivare senza fare troppo rumore, inaspetatto.
Senza cercarla, aspettarla, costruirla, ma vivendola in quelle sue apparizioni in punta di piedi.