Con il termine SEO (Search Engine Optimization) si intende l’insieme di attività atte a migliorare la qualità di un sito web per renderlo più interessante per i motori di ricerca e di conseguenza ottenere maggiore visibilità nei risultati di ricerca per le parole chiave di interesse.
L’ottimizzazione SEO è un lavoro che va svolto a vari livelli e potrebbe interessare sia la programmazione delle pagine web dinamiche (codice asp,php, asp.net ecc…) che altri aspetti come il codice HTML, i contenuti testuali delle pagine e configurazioni avanzate dei server.L’ottimizzazione SEO può essere richiesta al consulente in due fasi differenti:
Ottimizzazione SEO in fase progettuale
Ottimizzazione di un sito web che non da risultati
La mia visione di questo argomento è semplice, il sito web del cliente non va stravolto e non va forzato solo per ottenere più visite. Mi spiego più in dettaglio… Spesso il cliente mi chiede “ma riuscirò a fare 5000 visitatori unici al giorno?” ed io mi trovo a rispondere, “No perchè le parole chiave del tuo settore sono ricercate solo 2000 volte al giorno e di certo non arriveranno tutti sul tuo sito web”. Dopo questa precisazione chiedo al cliente : “Ma ti interessano 2000 visitatori o 10 clienti?”, la risposta potete immaginarla. Il punto è questo, il SEO deve avere come obiettivo quello di valorizzare i punti di forza di un sito web e di raggiungere quegli utenti che possano favorire il business online del sito web. Oltre ai discorsi legati alla tecnica, organizzazione dei contenuti, incremento delle visite, ritengo che il SEO debba prendere in considerazione altri aspetti fondamentali per portare il cliente al successo, aspetti che possono fare la differenza più dell’incremento dei visitatori:
Essere coerenti come risultato di ricerca
Avere contenuti di qualità ed essere naturali
L’errore che fanno in tanti è quello di forzare i contenuti del proprio sito web per essere maggiormente visibili sui motori di ricerca a discapito dell’usabilità e dell’organizzazione naturale che desidererebbe trovare l’utente quando naviga il sito web. Ci sono molti modi per salire ai primi posti su Google e tra questi c’è anche la sovratematizzazione (scusate il neologismo) di alcune sezioni del sito. Ad esempio in molti pur di salire con una parola chiave scrivono decine e decine di varianti di articoli quasi identici e li raggruppano in una categoria del sito che ha come nome la parola chiave su cui vogliono salire. In molti casi il trucchetto funziona ma a quale prezzo? Una sola parola chiave non può cambiare le sorti di un sito web, la diversità di linguaggio delle persone fa si che lo stesso argomento possa essere ricercato con centinaia di parole chiave differenti, anche se magari la più comune è più ricercata, tutte le altre nella loro totalità la superano di gran lunga. In conclusione il mio approccio è per la qualità, è impensabile sporcare un sito web con tecniche che forzino la struttura del sito pur di ottenere visite se poi il risultato è quello di ottenere visitatori insoddisfatti e spaesati tra decine e decine di contenuti quasi identici.
Valorizzare i contenuti che si hanno a disposizione
Spesso il successo è dietro l’angolo ma non lo sapete, basterebbe un piccolo intervento mirato per far esplodere le visite del vostro sito web. A volte i clienti mi chiedono il posizionamento per determinate parole chiave. Dopo aver verificato le posizioni su Google faccio delle considerazioni al cliente cercado di fargli capire che magari ci sono decine e decine di altre parole chiave per le quali sono quasi in prima pagina e che con piccoli interventi potrebbero portargli migliaia di visite con il minimo sforzo. Questo è il mio approccio al SEO, se il cliente ha un sito web con miglia di pagine indicizzate non vedo alcun motivo per accanirsi su 3 o 4 pagine specifiche per avere traffico, ce ne sono a migliaia che potrebbero rendere molto di più semplicemente valorizzandole con piccole ottimizzazioni o con la link building. Oltretutto i siti web che basano il proprio traffico su poche parole chiave sono quelli che maggiormente ne risentono quando google applica i suoi aggiornamenti. Se crolla una keyword il sito diventa praticamente nullo. I siti posizionati con molte parole chiave minori non subiscono mai “danni” al cambio di algoritmi dei motori.Ci sono tanti altri aspetti da curare durante l’ottimizzazione SEO ma quelli elencati sono a mio avviso alla base del successo di un sito web.
Sostanzialmente ritengo che sia inutile cercare disperatamente la visibilità se poi quando la ottieni quello che hai da far vedere non soddisfa gli standard di qualità richiesti dall’utente, sarebbe come dire “Accorrete in tanti, venite tutti a vedere come è scadente la qualità dei miei contenuti”, ci impiegereste tempo e denaro se poi il risultato fosse quello? Io no, motivo per cui ritengo che nel SEO vada inclusa anche un’attività di incremento della qualità del sito web.
fonte: ivanodibiasi.it