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SEO per e-commerce. 4 errori da evitare

Da B2corporate @b2corporate
Per un sito e-commerce, la gestione della SEO è di vitale importanza, non solo perché migliora il posizionamento tra i risultati di ricerca, ma soprattutto perché contribuisce direttamente a migliorare il tasso di conversione. Vediamo insieme gli errori più comuni che vengono commessi nella gestione di un portale e-commerce, errori che possono essere evitati o risolti affidandosi a una consulenza SEO specializzata.
SEO per e-commerce. 4 errori da evitare
Errore n.1: la descrizione dei prodotti
Uno degli errori più comuni commessi da chi gestisce un'attività e-commerce è quello di ricopiare per ogni prodotto la scheda tecnica fornita dal produttore; questo, agli occhi del motore di ricerca, si traduce in un contenuto non originale, per meglio dire duplicato, il che può portare a penalizzazioni causate dall’algoritmo Google Panda.
Variare la descrizione dei prodotti rispetto a quella fornita dal produttore, fornendo magari maggiori dettagli (ad esempio su materiali o modalità di utilizzo), potrebbe poi invogliare l'utente non solo a soffermarsi sulla pagina, ma soprattutto ad inserire il prodotto nel carrello e ad acquistare.
Il problema del contenuto duplicato vale non solo rispetto agli altri siti, ma anche tra le pagine interne dello stesso sito. Un prodotto disponibile più colori o misure potrebbe generare pagine interno duplicate, da gestire attraverso redirect 301 o tag canonical.
La regola è sempre quella di realizzare contenuti ricchi e originali per ogni singola pagina, fornendo informazioni rilevanti per il visitatore.
Errore n. 2: mancata cura delle pagine dei prodotti
Oltre al problema delle duplicazioni dei contenuti, un errore piuttosto frequente è la mancanza di un'ottimizzazione generale delle pagine prodotto. Le pagine vanno focalizzate sulle parole chiave di riferimento da utilizzare nel testo, nel titolo e nei tag title e description. Le schede prodotto vanno poi arricchite se possibile con contenuti multimediali: foto e video originali che mostrano ad esempio le modalità di utilizzo. Per quanto riguardale foto, anche in questo caso sono da preferire immagini scattate ad hoc, che riprendono il prodotto da più angolazioni, con dettagli e possibilità di zoommare. Anche le immagini vanno poi ottimizzate dal punto di vista SEO, utilizzando la parola chiave nel nome del file e nel tag ALT, utilizzato dai motori di ricerca per interpretare il contenuto dell’immagine.
Errore n.3: poca attenzione per il linking interno
Spesso il linking interno viene trascurato. Per limitare la frequenza di rimbalzo, aumentare il tempo medio di permanenza e ampliare allo stesso tempo la proposta nei confronti dei potenziali clienti, una scelta molto interessante è quella di inserire in ogni pagina uno box che rimandi a prodotti correlati, dalle caratteristiche simili a quello visualizzato o ad una lista dei prodotti più popolari.
Errore n. 4: scarsa interazione fra SEO e PPC
SEO e Pay Per Click (PPC) devono essere visti come due strumenti che danno i risultati migliori quando interagiscono fra loro: difatti, analizzando i risultati delle campagne di PPC, si potrà ampliare la lista delle parole chiave di maggiore successo, o per meglio dire con la più alta percentuale di conversione, da utilizzare per migliorare il posizionamento organico. Viceversa, analizzando quelle che sono le parole chiave per le quali il sito gode già di un buon posizionamento, si può escludere una lista di keyword dalla campagna di PPC, poiché non se ne trarrebbero ulteriori vantaggi.

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