Separazione: problematiche psico-affettive a lungo termine

Da Psychomer
by Cristina Rizzi on gennaio 9, 2013

La disgregazione matrimoniale causa effetti deleteri sui normali processi evolutivi dei minori, in quanto assorbe le loro energie psichiche ed emotive, ne intacca e ne sconvolge i rapporti con le figure genitoriali, ne accresce i conflitti di lealtà interferendo nei sistemi di alleanze e mette a dura prova la concezione della realtà e la visione del mondo che essi progressivamente vanno interiorizzando.

La sofferenza del minore può però essere gradualmente elaborata e quindi rientrare; diventa, invece, un danno quando i genitori strumentalizzano il minore e lo usano come tramite del loro conflitto irrisolto: il figlio “intrappolato” pagherà le peggiori conseguenze a lungo termine della separazione.

Wallerstein ha fatto un lungo studio longitudinale e ha mostrato come dopo circa due anni dalla separazione la maggior parte dei minori supera la crisi e riprende il normale processo evolutivo, anche se possono permanere alcuni vissuti di tipo aggressivo e depressivo destinati comunque con il tempo a scomparire. L’aspetto maggiormente critico è il non essere informati adeguatamente dai loro genitori rispetto alla separazione, dato che la percezione più realistica della situazione e delle sue conseguenze può far diminuire sostanzialmente paure e incertezze. Uno dei sintomi che permane più frequentemente è un comportamento manipolativo, probabilmente risultato adattivo nelle relazioni con i propri genitori. A livello psicopatologico la depressione è associata alla scarsa frequenza delle visite paterne, ai sentimenti di rabbia verso i genitori, alle ridotte possibilità economiche e alla riduzione dei rapporti sociali.

L’adattamento dei minori dopo 5 anni dalla separazione dei genitori sembra essere legato alla qualità delle relazioni familiari e alla combinazione di diversi fattori quali la continuazione dei rapporti, la scomparsa di rabbia e depressione, una buona capacità di comunicazione, la capacità da parte dei genitori di risolvere i conflitti con l’ex partner e di instaurare con lui una buona relazione, i buoni rapporti con i genitori e la relativa percezione dell’accessibilità e disponibilità.

Dopo ben dieci anni dalla separazione i ragazzi sono spesso ben adattati e la conseguenza più frequentemente osservata è la presenza di problematiche nelle relazioni intime: è diffusa la paura di essere destinati a ripetere il fallimento dei propri genitori. Costoro continuano ad identificarsi anche da giovani adulti come “i figli del divorzio”.

Dopo 15 anni dalla separazione più della metà dei soggetti sono persone empatiche e competenti, ma restano spesso problematiche le relazioni con il genitore non convivente diventate nel frattempo sempre più rare e poco frequenti. A livello personale si evidenziano problemi di identificazione, sensi di colpa, insoddisfazione, autocommiserazione, difficoltà nelle relazioni intime e precocità sessuale.

Venticinque anni dopo la separazione nonostante il tempo trascorso, i soggetti esaminati riferiscono ancora senso di abbandono, di perdita, rabbia e di solitudine e memorie di violenza tra i loro genitori se dopo la separazione la relazione era stata caratterizzata dal conflitto.

Circa la metà dei soggetti sembra, quindi, guardare tutta la propria vita con “il filtro del divorzio”, dato che questo è l’evento più formativo (in senso negativo) della propria vita e la stessa adolescenza viene ricordata come un momento in cui si è stati poco protetti dai propri genitori, avendo dovuto essere responsabili di se stessi, non sempre con successo.

L’aspetto forse maggiormente problematico secondo Wallerstein e Lewis (2004) consiste nel fatto che questi giovani adulti sembrano avere il convincimento che le relazioni affettive non durano nel tempo e quindi hanno una minore capacità di coinvolgersi in relazioni intime. Disordini psicopatologici latenti emergono soprattutto negli stadi di principale transizione, quando si devono affrontare compiti di sviluppo quali relazioni d’amore, indipendenza, matrimonio, realizzazione personale e professionale.

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